Il 16 agosto 2019 un meteorite di un metro e mezzo di diametro è entrato nell’atmosfera terestre a una velocità di 14 chilometri al secondo, producendo una scia luminosa che ha illuminato a giorno il cielo sopra la Sardegna.

Se un “sasso” di quelle dimensioni ha prodotto un’energia pari a cento tonnellate di tritolo, la domanda che molti si pongono è: cosa succederebbe in caso di impatto tra il nostro pianeta e un asteroide più grande?

Vediamo. Supponiamo che un asteroide di 60 metri di diametro, composto principalmente da roccia, precipiti al suolo con una velocità di 20 km al secondo.

Molto probabilmente il meteorite esploderebbe prima di toccare terra e si avrebbe una pioggia di detriti sopra un’area molto vasta, seguita da un’onda d’urto che spazzerebbe via ogni cosa su una superficie grande quanto una città come Bologna.

Un evento simile scatenerebbe energia pari a 150 megatoni, cioè equivalenti a un pari numero di tonnellate di TNT e la probabilità che si verifichi è di circa uno ogni 1300 anni.

Più di cento anni fa, nella tundra siberiana, un asteroide di tali dimensioni è precipitato in una zona fortunatamente disabitata ma l’energia sprigionata dall’impatto ha abbattuto 60 milioni di alberi della foresta russa.

Ma se invece l’asteroide fosse grande, molto più grande, ad esempio come la città di Londra, cioè con un diametro di 40 chilometri?

L’energia sprigionata in quel caso sarebbe di 300 miliardi di megatoni, tanto da generare un cratere largo 650 km e profondo tre, vaporizzando quasi un milione di chilometri cubi di materiale.

Se un tale corpo roccioso colpisse la terra a Milano, per esempio, i detriti pioverebbero dal cielo fino a Bari, sotto forma di una densa nuvola di polvere che oscurerebbe il cielo e scatenando un terremoto di magnitudine 11 sulla scala Richter, cioè più intenso di qualsiasi terremoto mai avvenuto sul nostro pianeta.

A mille chilometri di distanza il botto dell’esplosione produrrebbe un rumore di 140 decibel, cioè forte quanto quello di un aereo a reazione al decollo.

Fortunatamente per noi, più un asteroide è grosso minore è la frequenza con la quale si potrebbe scontrare con la Terra. In questo specifico caso l’intervallo di tempo tra due eventi simili è maggiore dell’età stessa del nostro pianeta, cioè 4,5 miliardi di anni.

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