Nel colloquio tra il Ministro della Salute Orazio Schillaci, l’Onorevole Vanessa Cattoi e Annamaria Mancuso la conferma da parte del Ministro dell’inserimento del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” all’interno dei tavoli decisionali  in materia oncologica attivi o in programmazione al Ministero della Salute.

 

 

Ieri mattina, nella sede del Ministero della Salute, si è svolto un nuovo incontro tra il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, la Coordinatrice alla Camera dell’Intergruppo Parlamentare “Insieme per un impegno contro il cancro”, Onorevole Vanessa Cattoi e la Coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, Annamaria Mancuso.

Focus del colloquio la partecipazione delle Associazioni pazienti nei tavoli decisionali costituiti presso il Ministero della Salute che riguardano le scelte di salute in oncologia, uno tra gli obiettivi principali dell’Accordo di Legislatura 2022/2027.

Il Ministro ha confermato l’inserimento del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” nei tavoli decisionali in materia oncologica in programmazione presso il Ministero.

Altro tema portato dalle Associazioni all’ordine del giorno riguarda un allarmante carenza endemica di personale infermieristico, che riguarda l’Italia ma anche gli altri paesi europei, che il Ministro ha condiviso e di cui si sta occupando di concerto con la FNOPI – Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche.

Si è discusso inoltre della necessità di istituire ed integrare i servizi di psiconcologia nell’ambito del percorso di assistenza e di cura dei pazienti oncologici e onco-ematologici, al fine di migliorare la qualità di vita di chi affronta la malattia e limitare le conseguenze a livello psicologico.

Un altro punto affrontato durante l’incontro concerne l’importanza di attivare i PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) all’interno di tutte le strutture ospedaliere e i centri di oncologia, affinché sia garantito ad ogni paziente, affetto da una malattia oncologica, un facile accesso agli esami di follow-up all’interno del percorso di cura presso la struttura da cui è stato preso in carico.

«L’incontro con il Ministro Schillaci, verso il quale rinnovo i miei ringraziamenti, conferma la grande attenzione che questo Governo riserva all’Oncologia e nello specifico ai pazienti che affrontano quotidianamente le difficoltà legate al proprio percorso di cura – dichiara l’On. Vanessa Cattoi.

Come Intergruppo “Insieme per un impegno contro il cancro” è nel nostro interesse continuare a lavorare nella direzione di migliorare la vita di questi pazienti, tenendo conto del ruolo sempre più riconosciuto delle Associazioni pazienti. Un passo importante in questo senso è rappresentato dalla partecipazione del  Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” nei tavoli decisionali riguardanti le scelte di salute in oncologia. Nel corso dell’incontro ho sottolineato inoltre l’importanza di inserire la figura dello psiconcologo nei reparti oncologici, nell’ottica di una sempre migliore assistenza e presa in carico del paziente a 360 gradi».

«Ringrazio a nome di tutto il Gruppo il Ministro Schillaci per aver rinnovato il suo impegno nei confronti delle Associazioni pazienti con questo incontro – commenta Annamaria Mancuso

Priorità assolute discusse oggi riguardano, oltre al coinvolgimento delle Associazioni pazienti nei tavoli ministeriali, l’inserimento dello psiconcologo nel team multidisciplinare del reparto oncologico, e la risoluzione della carenza di personale infermieristico che, com’è noto, riguarda tutta l’Europa.

Al centro del lavoro del nostro Gruppo vi è l’obiettivo di garantire un’assistenza sempre più puntuale del paziente oncologico, e per questo c’è assoluto bisogno di un impegno concreto da parte della politica.

Abbiamo accolto con favore la condivisione da parte del Ministro dell’urgenza sulle liste d’attesa per le visite di follow-up per i pazienti affetti da malattia oncologica.

È assolutamente necessario che tutti gli ospedali adottino i PDTA per agevolare a questi pazienti l’accesso agli esami necessari già all’interno del percorso di cura presso le strutture da cui sono presi in carico».