Dieci milioni di anni prima del famoso evento i dinosauri stavano già percorrendo la fase finale della loro permanenza sul pianeta.

 

Poco tempo fa vi avevamo già parlato dello scetticismo crescente nel mondo scientifico riguardo alla unica causa dell’estinzione dei dinosauri identificata nell’impatto con un grande asteroide che ha prodotto il cratere di Chicxulub nel Golfo del Messico 66 milioni di anni fa.

Stanno venendo alla luce nuove prove che mettono in evidenza una condizione critica per la sopravvivenza dei predecessori degli uccelli e di alcuni rettili indipendente da cataclismi globali.

Lo dimostra anche uno studio appena pubblicato su Nature Communication che corrobora questa tesi. Non è facile dimostrarla con i resti fossili a disposizione oggi, ma ricercatori dell’università di Montpelier hanno eseguito una ricerca su sei famiglie di dinosauri (Ankylosauridae, Ceratopsidae, Hadrosauridae, Dromaeosauridae, Troodontidae, e Tyrannosauridae per la cronaca) al fine di valutarne il tasso di estinzione.

Hanno così scoperto che la biodiversità di questi animali ha cominciato a declinare 76 milioni di anni fa, ben 10 milioni di anni prima l’evento di Chicxulub. Soprattutto nelle specie più vecchie, incapaci di adattarsi ai cambiamenti e con la diversificazione evolutiva terminata.

Il raffreddamento del pianeta, avvenuto tra i 100 e i 66 milioni di ani fa può aver contribuito a questo declino, così come la diminuzione dei dinosauri erbivori, sostengono gli autori. Che concludono dicendo che a fronte di questa tendenza non ci sarebbe stato un recupero dopo la dell’impatto dell’asteroide.

L’ipotesi dell’impatto asteroidale – o meglio delle sue conseguenze a livello planetario – ha sempre fatto molta presa nel pubblico anche al di fuori del mondo accademico per i suoi contorni da catastrofe epocale, che ben si inserivano nell’immaginario collettivo mondiale intrecciandosi con le paure apocalittiche temute nei vari periodi: così, al tempo della guerra fredda, l’inverno nucleare che uno scontro tra le superpotenze avrebbe potuto provocare veniva evocato da epoche remote come pericolo per una nuova estinzione sul pianeta.

Successivamente, crollato il tempo della minaccia atomica, è stata la volta del cambiamento climatico, in auge tuttora. Si paragona il riscaldamento globale di 66 milioni di anni fa a ciò che sta succedendo ora, anche se ormai con certezza si sa che non fu provocato dall’asteroide ma dall’attività vulcanica esplosa a quel tempo.

 

 



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