La situazione in Italia e nel mondo.

 

 

Diario del Covid-19. 8 marzo 2020. Il bollettino mondiale: colpiti 92 paesi oltre alla Cina, 105.181 (di cui 80.815 nella Cina continentale, 108 a Hong Kong e dieci a Macao) i casi confermati, inclusi nel numero anche i 3.557 morti (di cui 3.069 in Cina, 233 in Italia, 145 in Iran, 46 in Corea del Sud, 12 in Giappone, 17 negli Stati Uniti, 11 in Francia, dieci in Spagna, quattro in Iraq, due in Australia e nel Regno Unito e uno ciascuno nelle Filippine, nei Paesi Bassi, in Svizzera, San Marino, Tailandia e Taiwan), ricoverati 57.400 infettati.

La situazione in Italia.  Il punto dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sui morti: “Le analisi che stiamo conducendo sui pazienti morti con infezione da coronavirus – ha sottolineato il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro – ci mostrano come le persone decedute siano prevalentemente maschi e portatori di altre patologie. Oltre l’80% ha due malattie, il 60% ne ha più di tre mentre solo il 2% è morto senza avere altri problemi di salute. Si tratta di 80-90 enni, che in questo momento sono i profili più fragili. Invito tutti di non avere atteggiamenti superficiali. Servono grande attenzione e consapevolezza. Le raccomandazioni sono estremamente importanti, e tutti le dobbiamo adottare“.

Continua la crescita dei numeri delle persone (attualmente) positive. Rispetto a ieri sono 1.145 i casi in più con il totale salito a 5.061. Il commissario Angelo Borrelli, però, ha voluto precisare che questo aumento è dovuto ai risultati dei test non conteggiati nei giorni scorsi. In particolare, si tratta di 300 persone positive in Lombardia. Aumenta anche il numero dei guariti e dei deceduti.

I test negativi sono 589 (dato complessivo) mentre sono 36 le persone morte nelle ultime ore. Il record appartiene alla Lombardia con 19. 11 in Emilia-Romagna, 2 nelle Marche, 1 Veneto, Liguria e Puglia. Sono dati in continuo aggiornamento. Comunque, è del 29,24% l’aumento dei malati di coronavirus in Italia rispetto a venerdì. Si è passati dai 3.916 di ieri ai 5.061 di oggi. Il numero delle vittime, invece, è salito del 18,27%, dai 197 di ieri ai 233 di oggi. Quello dei guariti è salito del 12,62%, passando dai 523 di ieri ai 589 di oggi.

Per quanto riguarda la mortalità legata al virus i dati aggiornati sono questi: l’età media dei pazienti deceduti e positivi a covid-19 è 81.4. Le donne sono 48 (31.0%). Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 3,6. I decessi avvengono in grandissima parte dopo gli 80 anni e in persone con importanti patologie pre-esistenti.

Nel dettaglio la mortalità è del 14,3% oltre i 90 anni, dell’8,2% tra 80 e 89, del 4% tra 70 e 79, dell’1,4% tra 60 e 69 e dello 0,1% tra 50 e 59, mentre non si registrano decessi sotto questa fascia d’età. Complessivamente, 21 pazienti (15,5% del campione) presentavano 0 o 1 patologia, 25 (18,5%) presentavano 2 patologie e 70 (60,3%) presentavano 3 o più patologie; per 19 pazienti non è stato ancora possibile recuperare ad oggi l’informazione. Ipertensione e cardiopatia ischemica si confermano le patologie pre-esistenti più frequenti.

Tra i 5.061 positivi:

  • 1.843 si trovano in isolamento domiciliare
  • 2.651 ricoverati con sintomi
  • 567 in terapia intensiva

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