Cresce il numero di interventi di chirurgia plastica degli organi intimi femminili, spesso non necessari e puramente estetici. Vediamo come e perché.
Le donne spesso cercano un intervento di chirurgia plastica intima per motivi estetici, spesso influenzati dalla pressione culturale e dall’industria del porno. Tuttavia, i chirurghi esperti sono contrari alle “vagine dei designer”, alle vagine “firmate”.
La chirurgia plastica intima dovrebbe essere limitata a mere ragioni cliniche e non indotta dalle tendenze della moda. Siamo andati a verificare i casi della clinica Nordesthetics, situata a Kaunas, in Lituania. È una delle principali mete del “turismo sanitario”, in questo caso per la chirurgia plastica intima di giovani donne provenienti dal Regno Unito e dalla Scandinavia, ma anche dal resto del mondo.
Anche per l’economicità: la labioplastica costa 1.500 euro e la vaginoplastica costa 1.400 euro, inclusa l’assistenza completa, compresi i trasferimenti da e per l’aeroporto. Un costo significativamente inferiore rispetto ai paesi scandinavi e al Regno Unito, da dove proviene la maggior parte dei pazienti della clinica.
La labioplastica (conosciuta anche come intervento di riduzione delle piccole labbra e riduzione labiale) è una procedura di chirurgia plastica per modificare aspetto e dimensioni delle piccole labbra (labbra interne) e delle grandi labbra (labbra esterne), ovvero le pieghe di cute che circondano e delimitano la vulva. Ci sono due categorie principali di donne che cercano un intervento di chirurgia genitale estetica: quelle con condizioni congenite (ad esempio l’intersessualità) e quelle senza alcuna condizione sottostante che sperimentano disagio fisico o desiderano modificare l’aspetto dei genitali perché ritengono che essi non rientrino in un range di normalità. Poi c’è un’esigenza di “ringiovanimento” e oggi, emergente, operarsi per avere piccole e grandi labbra simili a quelle imposte dalle pornodive o semplicemente dalla moda. Più complicata chirurgicamente la vaginoplastica, che è un’operazione chirurgica di riconversione andro-ginoide o di “ringiovanimento” quando la vagina si allenta, anche a causa del parto o dell’invecchiamento.
Le richieste ci sono ma si tende a non pubblicizzare l’intervento. Diverso il caso delle giovani donne che si sottopongono a labioplastica per poi vantarsi di una vagina da designer, “firmata”. I chirurghi plastici seri esperti si oppongono al cosiddetto “Designer Vaginas”, mentre ritengono utile l’intervento in caso di motivi clinici o psicologici. Vanno applicati dei limiti, anche perché si tratta comunque di interventi chirurgici con dei rischi, seppur minimi. Di più per la vaginoplastica. La serietà e la competenza specialistica dei chirurghi plastici è fondamentale.
Le statistiche indicano che la chirurgia plastica intima femminile è una tendenza in aumento. Secondo l’American Society of Plastic Surgeons, la domanda di labioplastica è aumentata del 39% nel 2016. Quindi è scesa del 19% nel 2017 prima di stabilizzarsi a oltre 10.000 interventi chirurgici nei soli Stati Uniti nel 2018. La labioplastica, la riduzione delle piccole labbra, è la procedura più popolare di chirurgia plastica intima femminile.
I professionisti medici sottolineano che un maggiore accesso al porno e ad altri tipi di “rappresentazioni poco realistiche e ristrette dell’aspetto vulvare nella cultura popolare” stimola la crescita della domanda di chirurgia intima femminile. D’altra parte, l’ascesa della chirurgia intima delle donne è correlata alla crescita generale della popolarità della chirurgia plastica. I critici indicano l’influenza dei social media dietro questo fenomeno. Sottolineano la tendenza ad adattare il corpo umano cercando di avvicinarlo al vago “ideale”, spesso vago “virtuale”. Entrambe le tendenze inducono le donne ad applicare standard estetici anche ai genitali e scelgono la “vagina firmata”. Alcuni esempi sono estremi come il caso della 32enne che desidera avere la “vagina Barbie perfetta”.
“Sono sempre vigile quando un paziente mi dice che le piacerebbe avere la labioplastica per ragioni puramente estetiche”, dichiara la dottoressa Goda Astrauskaitė, chirurgo plastico presso la clinica Nordesthetics, che sta diventando polo attrattivo per il “turismo plastico” in Nord Europa. E sembra che sia in aumento dal Regno Unito, Brexit o non Brexit. E aggiunge: “C’è una tendenza relativamente nuova nella chirurgia intima femminile quando le donne sono alla ricerca di un ideale perverso di piccole labbra: piccole, non pendenti, simmetriche, puerili e delicate. O ‘normale’, come dicono le pazienti. Ma che cosa significa ‘normale’ riguardo alle piccole labbra, perché ogni donna è unica e dovrebbe salvaguardare la sua unicità”. In realtà non si sta parlando della scelta di un abito o di un paio di scarpe. E non dovrebbero essere le dimensioni delle labbra a ostacolare la vita sessuale. E nel caso la richiesta venisse dal partner, converrebbe riflettere su chi si ha accanto.
Come detto prima, non si tratta di una passeggiata. La chirurgia plastica intima è grave quanto qualsiasi intervento chirurgico. È una procedura medica che comporta rischi specifici. Se viene resecata una quantità eccessiva di piccole labbra, le pazienti possono poi riscontrare rapporti sessuali dolorosi, secchezza vaginale costante, cicatrici eccessive e disagio. Devono essere considerati anche i sanguinamenti, gli ematomi e le infezioni, come può accadere negli interventi chirurgici. Dal punto di vista medico, questi rischi sono normali e gestibili. Sono compensati dai benefici quando ci sono serie indicazioni cliniche per un intervento chirurgico: per esempio, quando le donne sentono dolore e irritazione delle piccole labbra, hanno difficoltà a fare sport o hanno rapporti sessuali dolorosi e difficoltosi. Anche altri interventi intimi hanno indicazioni chiare. La vaginoplastica, per esempio, viene eseguita quando la vagina si allenta, anche a causa del parto o dell’invecchiamento.
La linea da seguire è che la chirurgia plastica intima è un trattamento medico. Ha le sue indicazioni e sintomi negativi. Le donne che non avvertono nessuno di questi sintomi non dovrebbero pensarci. Quelle in dubbio dovrebbero richiedere consultazioni con un chirurgo qualificato e con esperti psicologi.