L’alto costo dell’insulina comporta implicazioni per la vita dei pazienti diabetici.

 

Il costo dei tipi di insulina più frequentemente utilizzati è 10 volte più alto negli Stati Uniti rispetto ad altri Paesi del mondo sviluppato. Lo scrivono e commentano gli Atti della Mayo Clinic, che avvertono: “Questo costo proibitivo è la causa per alcuni pazienti americani con diabete di tipo 1 di razionare la quantità di insulina somministrata e, di conseguenza, mettere in serio pericolo il controllo della malattia e anche la loro vita”.

Il commento, firmato dall’endocrinologo della Mayo Clinic (Rochester, Minnesota) S. Vincent Rajkumar, definisce il costo dell’insulina come un urgente problema di salute pubblica. “Ci sono 30 milioni di pazienti diabetici negli Stati Uniti e circa il 25% di loro (7,4 milioni) ha bisogno di insulina. L’insulina è vitale quanto l’aria e l’acqua per 1,3 milioni di pazienti con diabete di tipo 1; ma alcuni pazienti la razionano o la sostituiscono con altri tipi più economici, senza un’adeguata supervisione. E questo non può esimerci dall’agire, innanzitutto come medici”.

Il commento è pubblicato nel numero di gennaio del Mayo Clinic Proceedings incentrato sul diabete e sulla scoperta dell’insulina nel 1921. La somministrazione di insulina come trattamento per il diabete ha trasformato la vita di milioni di persone, ma il forte aumento di prezzo negli ultimi anni nel prezzo costituisce oggi una minaccia per la salute stessa dei pazienti.

L’insulina è un ormone prodotto naturalmente dall’organismo che aiuta a regolare i livelli di glucosio (zucchero) nel sangue. La terapia insulinica è essenziale sia per le persone con diabete di tipo 1 sia per molti pazienti con diabete di tipo 2. Il diabete di tipo 1 è una condizione cronica in cui il pancreas produce poca o nessuna insulina; d’altra parte, nel diabete di tipo 2, il corpo resiste all’azione dell’insulina o non la produce in quantità sufficiente per mantenere normali livelli di glucosio nel sangue. Le complicazioni di questa condizione a lungo termine possono non solo essere debilitanti ma anche fatali.

“Ultimamente, ci sono state molte segnalazioni sulla morte di pazienti con diabete di tipo 1 a causa della mancanza di insulina a prezzi accessibili. L’elevata prevalenza del diabete, la natura cronica e permanente della malattia e il fatto che i pazienti con diabete di tipo 1 non possono vivere se non viene somministrata loro insulina rendono urgentemente necessario affrontare il problema”, scrive Rajkumar

E aggiunge l’analisi del problema: “Il motivo principale per l’alto costo dell’insulina è l’esistenza di una popolazione vulnerabile che vuole sopravvivere. Popolazione disposta a fare di tutto per ottenere questo farmaco e i produttori lo sanno”.

Rajkumar, che detiene il titolo “Edward W. e Betty Knight Scripps” presso la Mayo Clinic School of Medicine and Sciences, propone diverse soluzioni che contribuirebbero a rendere l’insulina e altri farmaci più convenienti sotto prescrizione medica. Questi sono alcuni dei suoi consigli:

 

  • Riformare i brevetti per offrire protezione contro il monopolio dell’industria farmaceutica.
  • Decidere regolamenti più semplici per fare entrare nel mercato farmaci generici e biosimilari.
  • Creare leggi che impediscano un aumento irragionevole del prezzo.
  • Promuovere la produzione senza scopo di lucro di farmaci generici.
  • Sviluppare leggi che forniscano l’accesso all’insulina economica e sicura in circostanze di emergenza.

 

E conclude: “Non è possibile perdere la vita a causa dell’elevato costo dell’insulina. Il prezzo dell’insulina è però solo un esempio di ciò che sta accadendo con altri farmaci da prescrizione e pone un problema di sistema nelle modalità che portano a fissare il prezzo dei medicinali. Da affrontare con urgenza”.

Ovviamente questo negli Stati Uniti, in Italia comunque non accadrebbe grazie al tanto criticato servizio sanitario nazionale che può avere pecche e commettere errori ma di certo non metterebbe a rischio la vita di un malato per il costo di un farmaco.

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