Uno spot video formativo e tranquillizzante per chi soccorre, anche se digiuno in manovre di soccorso. Il video spiega che cosa fare e come comportarsi.

 

L’arresto cardiaco nella donna in gravidanza sebbene sia un’evenienza certamente non comune, quando capita ci mette molta ansia. Le pazienti sono molto giovani e di fatto abbiamo a che fare con due pazienti: la madre e il feto. La gravità, la complessità e la rarità dell’evento ci obbligano a prepararci su questo scenario in chiave di primo soccorso. Quello che spesso è salvavita, in questo caso poi salva-due-vite.

Occorre agire senza ansia e paura di fare peggio. E per far comprendere che questo è possibile, salvando la donna in arresto cardiaco senza arrecare danni, Fausto D’Agostino, medi­co chirurgo specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore, ha avuto l’idea di uno spot video formativo e tranquillizzante per chi soccorre, anche se digiuno in manovre di soccorso. Il video spiega che cosa fare e come comportarsi.

“Nell’arresto cardiaco in gravidanza – spiega D’Agostino – l’utero comprime la cava impedendo il ritorno venoso e vanificando il massaggio cardiaco. Occorre posizionare il paziente 30° sul fianco sinistro. Il massaggio cardiaco deve essere eseguito comprimendo la parte superiore del corpo sternale perché l’utero sospinge in alto il diaframma. Defibrillare con le stesse modalità in quanto non ci sono evidenze di danno fetale.”

In generale, ogni anno, soltanto in Italia, sessantamila persone muoiono a causa di un arresto cardiaco improvviso. Ma molte di loro – è un messaggio ormai confortato dall’evidenza scientifica – potrebbero avere maggiori possibilità di salvezza, se fossero soccorse in maniera tempestiva e adeguata. Le chance aumenterebbero di 2-3 volte, se i soccorritori «occasionali» (le persone che si imbattono in una vittima di arresto cardiaco) iniziassero la rianimazione cardiopolmonare prima dell’arrivo dell’ambulanza.

Da qui la necessità di ribadire quanto sia importante saper fare il massaggio cardiaco e utilizzare un defibrillatore, per migliorare la sopravvivenza delle persone colpite da un arresto cardiaco al di fuori di un ospedale.

Di fronte ad un arresto cardiaco in una donna in gravidanza, però, l’ansia nel soccorritore sale. E un soccorritore occasionale potrebbe anche aspettare l’arrivo dell’ambulanza. I minuti passano e tutto potrebbe venire compromesso per salvare la vita della donna colpita, nel caso specifico due vite.

Peraltro, è bene sapere che le statistiche mostrano un aumento di incidenza dell’arresto cardiaco in gravidanza (da 1:30.000 maternità a 1 a 20:0000 mila).

Durante la gravidanza il cuore è sottoposto a un surplus di lavoro e, se erano già presenti alcuni problemi, la situazione può peggiorare. A rischiare i problemi più seri sono soprattutto quelle donne che, prima della gravidanza, avevano già un’insufficienza cardiaca, facevano uso di farmaci anticoagulanti o il cui cuore faceva già fatica a pompare il sangue. Lo ha accertato uno studio condotto dall’University of Arkansas for Medical Sciences di Little Rock e pubblicato sulla rivista Anesthesiology, che ha sottolineato come sia prima sia durante il parto le donne corrano il rischio di andare incontro ad arresto cardiaco.

Nel corso della ricerca sono state prese in esame oltre 56 mila nascite ed esaminate le cartelle cliniche di mamma e feto per conoscere lo stato di salute delle donne sia durante la gravidanza sia durante il parto. al fine di valutare la comparsa di problematiche al cuore nel corso della gestazione o del travaglio. Dall’analisi dei risultati, è emerso che nel campione considerato, durante o al termine della gravidanza, si sono verificati 4.843 arresti cardiaci. In pratica, uno ogni 11.749. Nel 44,7% dei casi la causa è stata un sanguinamento, nel 13,3% un’insufficienza cardiaca, nel 13,3% un’embolia da liquido amniotico, nell’11,2% un’infezione del sangue, o sepsi. Gli autori hanno concluso che, in media, almeno una donna ogni 12 mila soffre di arresto cardiaco durante la gravidanza.

Tra i fattori di rischio per la salute del cuore delle future mamme ci sono l’età avanzata, le condizioni socio-economiche disagiate, le condizioni di salute della donna ed eventuali complicazione durante la gestazione e/o il parto, come la preeclampsia.

Il progetto è stato ideato e prodotto da Fausto D’AGOSTINO medi­co chirurgo specialista in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore; attualmente Dirigente Medico presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma e collaboratore presso l’Ufficio IV del Ministero della Salute – Sede Centrale, Roma.

Il video vede come consulenza scientifica l’apporto del Prof. Agrò Felice Eugenio, Professore Ordinario di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva Università “Campus Bio-Medico” di Roma e del Dott. Rossi Pasqualino: Direttore Ufficio 4 DG Prevenzione, Ministero della Salute – Sede Centrale. Lo spot è girato con tecniche cinematografiche presso l’Universià Campus Bio-Medico di Roma con la regia di Luigi Nappa, e gli attori Fenicia Rocco, I Carta Bianca.

 

 

 

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