La campagna “Diagnostica e Prevenzione: medicina, istituzioni, impresa, insieme per la salute dei cittadini”. Discussa a Milano la rilevanza del problema in Lombardia.

 

 

Contrastare l’antibiotico resistenza (Amr). Prosegue in Lombardia la campagna “Diagnostica e Prevenzione: medicina, istituzioni, impresa, insieme per la salute dei cittadini”, promossa da AMCLI ETS (Associazione Microbiologi Clinici Italiani), Cittadinanzattiva, Federchimica Assobiotec e Diasorin, il cui scopo è di informare e sensibilizzare su problematiche che riguardano le malattie infettive, alcune già conosciute come l’antibiotico-resistenza e altre che tornano ad avere un’importante rilevanza dopo la pandemia, come la tubercolosi latente e le infezioni materno fetali.

Alla discussione pubblica del terzo incontro dedicato alle Antibiotico resistenze, tenutosi di recente a Milano, sono intervenuti, tra gli altri: Paolo Grossi, Malattie infettive e tropicali ASST dei Sette Laghi Varese, Università degli Studi INSUBRIA Varese-Como; Gioconda Brigante, S. C. di Microbiologia e Virologia dell’ASST Valle Olona, Busto Arsizio (Va) e Paolo Bonfanti, S.C. Malattie Infettive Fondazione Irccs San Gerardo Dei Tintori, Monza – Università degli Studi di Milano Bicocca.

L’argomento trattato nasce dalla posizione dell’Italia ai vertici della classifica internazionale e i dati presentati, relativi sia al Paese nel suo contesto europeo, sia relativi alla Regione Lombardia, fanno emergere come, per molti dei patogeni, anche la nostra Regione sia allineata alla situazione nazionale”, commenta Paolo Grossi, Malattie infettive e tropicali ASST dei Sette Laghi Varese – Università degli Studi dell’Insubria Varese-Como.

In Italia, secondo i dati del Ministero della Sanità, le percentuali di resistenza agli antibiotici per alcuni patogeni rimangono alte. Patogeni che a livello europeo sono direttamente o indirettamente responsabili di oltre 35mila decessi l’anno, un terzo dei quali in Italia. La prevenzione è quindi uno strumento riconosciuto, in grado di assicurare salute, ottimizzazione nell’utilizzo delle risorse e sostenibilità per i sistemi sanitari nazionali.

Nel corso dell’incontro si è parlato soprattutto di come un uso improprio degli antibiotici favorisca l’antimicrobico resistenza” aggiunge Paolo Bonfanti, S.C. Malattie Infettive Fondazione IRCCS San Gerardo Dei Tintori, Monza – Università degli Studi di Milano Bicocca. “Due sono i fenomeni più frequenti anche nella popolazione generale, il primo è l’uso errato degli antibiotici per curare le infezioni virali. I virus sono microrganismi non sensibili agli antibiotici, quindi usare un antibiotico per una forma influenzale non serve a niente e non fa che aumentare la resistenza. L’altro fenomeno è quello dell’autosomministrazione da parte dei cittadini, che magari utilizzando antibiotici avanzati da precedenti prescrizioni li assumono in presenza di sintomi febbrili senza rivolgersi al medico di base, senza una diagnosi e senza che ve ne sia l’effettiva necessità.  Questo è un approccio pericoloso per sé, per la propria salute, ma anche per la crescita del fenomeno dell’antimicrobico resistenza stessa”.

 

Determinante il ruolo del microbiologo

“Il microbiologo svolge un ruolo cruciale nella valutazione dei campioni clinici e nella produzione di referti accurati e affidabili, che includono anche i test di sensibilità agli antibiotici (antibiogramma), fondamentali per la corretta terapia da somministrare” spiega Gioconda Brigante, S.C. di Microbiologia e Virologia dell’ASST Valle Olona, Gallarate.

La rapidità dei test, soprattutto in casi critici, è essenziale e la nuova ‘fast microbiology’, con test fenotipici per la differenziazione delle infezioni batteriche da quelle virali e con i test molecolari, consente risposte più veloci rispetto alla diagnostica tradizionale (alcune ore vs le 48 – 72 ore tradizionali). Inoltre, il microbiologo è fondamentale nella sorveglianza dei patogeni multi-resistenti, prevenendo epidemie tramite programmi di segnalazione e interventi mirati in reparti ospedalieri. I report epidemiologici regolari prodotti dalle Microbiologie aiutano a monitorare le resistenze, guidando le terapie. Le nuove tecnologie, anche se più costose, insieme a una rete regionale robusta permettono una sorveglianza fenotipica e genomica efficace, che è vincente quando viene supportata da formazione e sensibilizzazione contro l’antibiotico-resistenza”.

 

Monitorare e controllare la resistenza agli antibiotici

“Il sistema di Sorveglianza per il monitoraggio della Regione Lombardia (Microbio) mostra come sia pressoché invariato il tasso di resistenza, se non per piccole variazioni, tra il 2022 ed il 2023” spiega Pierangelo Clerici, Presidente AMCLI ETS.

I dati raccolti dai Laboratori di Microbiologia della Regione sono fondamentali per evidenziare l’eventuale improvvisa comparsa di cluster di batteri resistenti o multi-resistenti al trattamento antibiotico. La rilevazione in tempo reale consente interventi immediati di prevenzione e profilassi, mentre l’analisi comparata dei dati tra anni diversi mostra come ci sia ancora molto da fare per contrastare il fenomeno. Sicuramente uno strumento di sorveglianza come Microbio risulta fondamentale nella formazione degli operatori sanitari e della popolazione nella lotta contro questa ‘pandemia silente’.

 

La prevenzione, attuata anche attraverso soluzioni di diagnostica specialistica, è un intervento riconosciuto che diventa sempre più funzionale per assicurare salute, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e per permettere di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità ai quali sono chiamati i sistemi sanitari nazionali.

La campagna informativa “Diagnostica e Prevenzione” si occupa di tutto questo e intende portare a cittadini, Istituzioni e organizzazioni sanitarie elementi di informazione e discussione per realizzare “in rete” programmi rivolti concretamente al contrasto delle malattie infettive.

Si articola in giornate informative e tavole rotonde, che si svolgono dapprima in capoluoghi di regione quali Torino, Roma, Milano, Bari e Napoli per poi raggiungere altre città in modo più capillare.

L’incontro di Milano chiude il ciclo sulle antimicrobico resistenze e permetterà un primo bilancio di quanto emerso e quali azioni intraprendere. Il prossimo appuntamento è previsto a giugno con l’incontro di Bari sulla Tubercolosi latente.