I ricercatori hanno trovato tre donne in una tomba funeraria nel sito di raccolta del Neolitico medio di Saint-Paul-Trois-Châteaux, in Francia. Sulla base delle posizioni dei resti umani, il team ha dedotto che due delle tre donne sono state uccise per strangolamento da legatura omicida e asfissia posizionale. La posizione di una donna suggerisce che potrebbe essere stata sepolta mentre era ancora viva.
Gli scavi di una tomba neolitica in Francia hanno portato alla luce due donne sacrificate tra il 4000 e il 3500 a.C.
Per dedurre se le vittime fossero state uccise come parte di un rituale, gli scienziati hanno setacciato la letteratura alla ricerca di altri casi in cui si era verificato questo tipo di morte – asfissia posizionale forzata.
Il loro lavoro suggerisce che l’asfissia ritualizzata era probabilmente una tradizione neolitica in uso almeno due millenni prima che le donne morissero.
Quando si indaga sui potenziali sacrifici neolitici, gli esperti cercano pratiche di sepoltura insolite, come corpi posizionati in modo anomalo e segni di violenza conservati.
I ricercatori hanno trovato tre donne in una tomba funeraria nel sito di raccolta del Neolitico medio di Saint-Paul-Trois-Châteaux, in Francia.
Sulla base delle posizioni dei resti umani, il team ha dedotto che due delle tre donne sono state uccise per strangolamento da legatura omicida e asfissia posizionale.
La posizione di una donna suggerisce che potrebbe essere stata sepolta mentre era ancora viva.
Se si capiva che la morte delle donne era stata certamente violenta, avevano bisogno di ulteriori prove prima di poter determinare se la scena fosse correlata a una tradizione neolitica su larga scala.
Così, i ricercatori hanno esaminato la letteratura antropologica e archeologica esistente e hanno trovato rapporti da 14 siti in tutta l’Europa orientale alla Catalogna.
Quei rapporti presentavano 20 casi in totale che presentavano somiglianze con ciò che era accaduto alle due donne.
Il primo esempio di questo trattamento è stato datato al 5400-4800 a.C., suggerendo che l’asfissia posizionale forzata persistette come tecnica sacrificale per più di 2.000 anni.
“Questo fenomeno culturale potrebbe essersi diversificato nell’Europa centrale e strutturarsi a ritmi diversi per quasi due millenni prima di culminare nel tardo Neolitico medio”, concludono gli autori.
Immagine: Ludes et al., Sci. Adv. 10, eadl3374 (2024)