Di Sean Carroll. Il tempo è un enigma: perché scorre in una sola direzione, si può tornare indietro nel passato o balzare avanti nel futuro? E soprattutto: cos’è il tempo?

 

 

Il tempo è un enigma: perché scorre in una sola direzione, si può tornare indietro nel passato o balzare avanti nel futuro? E soprattutto: cos’è il tempo?

Questo libro cerca di dare una risposta a queste e altre domande su quell’inafferrabile cosa che ci dà il senso del fluire degli eventi, che fa precedere la causa all’effetto e che  è fondamentale per la fisica.

Dare un’etichetta al tempo non è cosa semplice e l’autore si prodiga a spiegarci quanto sappiamo di questa entità, facendo un compendio di tutta la fisica.

Sì, perché per descrivere il tempo non è sufficiente la sola termodinamica, dalla quale è stato derivato il concetto di entropia, che è l’essenza della direzione del tempo.

Si parla anche di relatività generale, di buchi neri e bianchi, di curve di tempo chiuse e altre soluzioni matematiche (ma senza una corrispondente realtà fisica) di una delle equazioni fondamentali della fisica.

Vedremo perché non è possibile costruire macchine del tempo che ci fanno ritornare al passato, ma possono essere realizzabili (in linea di principio) per andare nel futuro.

E non si può parlare di tempo senza tirare in ballo la meccanica quantistica, i paradossi della non località e delle funzioni d’onda.

Cosmologia, infine. Non soltanto buchi neri ed evoluzione dell’universo (come finirà: si espanderà per sempre e arriverà a una “morte termica”?), ma in primo luogo la sua nascita.

Cosa è stato il Big Bang? Cosa c’era prima? Ha senso parlare di un “prima” in questo caso? Perché l’entropia in quel momento era così clamorosamente bassa? E l’inflazione cosmica può creare altri universi paralleli? Il nostro è l’unico o siamo in un multiverso?

Come detto, il libro tratta di tutte le branche della fisica, pertanto è un ottimo riferimento per avere una visione d’insieme di quanto ne sappiamo ad oggi della realtà che ci circonda.

Anche se privo di formule e destinato ad un pubblico laico, il testo è tuttavia non semplicissimo (anche se il linguaggio usato non è tecnico né per glia addetti ai lavori) e per apprezzarlo appieno bisogna avere delle buone conoscenze di fisica.

Infatti, per come propone gli argomenti, l’autore cerca di essere il più divulgativo possibile, ma, così facendo, riesce talvolta a rendere meno comprensibili alcuni concetti in realtà molto più semplici (come li imparano gli studenti universitari di fisica).

Comunque un libro consigliatissimo, non solo per l’argomento affascinante, ma soprattutto per la completezza: per chi vuole capire davvero tutti gli aspetti della fisica.