Ancora prima dei sintomi e indica in quale parte del corpo si trova il tumore.
Sulla prestigiosa rivista Annals of Oncology è stato pubblicato oggi un articolo su una nuova metodologia per scoprire i tumori, in molti casi ancora prima che comincino a manifestare disturbi.
Questo nuovo approccio prevede di rilevare la presenza del tumore – e contemporaneamente indicare quali tessuti dell’organismo sono stati colpiti – tramite un semplice esame del sangue.
Si basa sulla ricerca nel sangue di cfDNA, ossia frammenti di Dna che circolano liberi nel sangue prodotti da cellule tumorali. In particolare il test si focalizza sui cambiamenti chimici della doppia elica, chiamati metilazioni.
La metilazione avviene quando sostanze chimiche si attaccano alle basi del DNA impendendo l’espressione dei geni. Il test va a cercare dunque metilazioni anonime nei cfDNA nel sangue.
Per fare questo si avvale di un database di un milione di siti del DNA dove avvengono le metilazioni e per analizzarlo usa una machine learning che “impara” tramite un algoritmo a distinguere le metilazioni.
Nello studio, 6700 campioni di sangue provenienti sia da persone con tumore sia senza sono stati divisi in due gruppi: uno per istruire la macchina e uno di validazione. Alla fine si è visto che la macchina è stata in grado di riconoscere le varie tipologie di tumore e le loro localizzazioni con una percentuale di falsi positivi dello 0,7%. Per fare un paragone, i falsi positivi della mammografia sono intorno al 10%.
L’accuratezza nel test di validazione è stata del 93% e si è visto che più il tumore e progredito più aumenta. Questo nuovo modo di diagnosticare i tumori è dunque importantissimo perché permette in moltissimi casi di scoprire il cancro nelle primissime fasi, quando è più probabile la sua eradicazione con le terapie.