Interessati i malti di patologie reumatologiche, dermatologiche e gastroenterologiche.
3.093 persone positive, delle quali 68 guarite e 284 decedute: sono i numeri aggiornati del contagio da Covid-19 in Emilia-Romagna, la seconda Regione d’Italia più colpita da questa emergenza sanitaria che interessa tutta la popolazione, ma che preoccupa soprattutto le categorie fragili, le persone anziane, le persone che convivono con una patologia cronica, come i pazienti reumatici e tutti i pazienti in trattamento con farmaci biologici e immunosoppressori. AMRER, l’Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna, in questo momento difficile è in prima linea per dare supporto a distanza ai pazienti in trattamento, per indirizzarli e fornire informazioni utili, raccolte sul sito web dell’Associazione in una sezione apposita: http://www.amrer.it/malattie-reumatiche-coronavirus.php
La Regione Emilia-Romagna, per far fronte all’emergenza sanitaria in corso e alla conseguente necessità sia di ridurre i contatti tra le persone per contrastare e contenere il diffondersi del virus sia di garantire condizioni di sicurezza nei percorsi di cura per i pazienti, ha diramato nei giorni scorsi un documento, rivolto agli specialisti coinvolti, ai Medici di Medicina Generale e ai pazienti, con le indicazioni sulla gestione dell’informazione e dei comportamenti prescrittivi nei pazienti affetti da patologie dermatologiche, gastroenterologiche, reumatologiche in trattamento con farmaci immunosoppressori e biotecnologici, alla luce della attuale situazione epidemiologica ed emergenziale.
Premesso che per le persone che convivono con una patologia cronica e che sono in terapia farmacologica valgono ancor di più le regole di prevenzione generale come lavarsi le mani, non toccare gli occhi, il naso o la bocca, tossire e starnutire nel gomito, mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro, e che, non esistendo al momento evidenze scientifiche sulla base delle quali poter formulare raccomandazioni ufficiali e con un grado elevato di affidabilità, si possono solo formulare suggerimenti che sono frutto dell’expertise e del buon senso clinico, ispirati ad un principio di prudenza, il documento della Regione Emilia-Romagna riporta i seguenti punti:
- se il paziente è stabile e in buone condizioni generali NON è ragionevole/indicato sospendere la terapia immunosoppressiva in atto poiché il rischio di riattivazione della patologia di base aggiungerebbe un ulteriore fattore di rischio nei confronti delle infezioni, compresa quella da COVID-19;
- gli appuntamenti per le terapie infusionali endovena sono confermati;
- per mantenere la continuità terapeutica, ma evitare ai pazienti di uscire di casa ed affollare gli ambulatori, i piani terapeutici per le terapie orali o sottocute in scadenza nei mesi di marzo e aprile sono prorogati di 90 giorni. Nel caso il paziente presenti un peggioramento della patologia di base o intolleranza al trattamento dovrà contattare lo specialista di riferimento con modalità che ogni centro potrà definire in base alla propria organizzazione o chiedere una visita urgente al proprio Medico di Medicina Generale;
- la terapia immunosoppressiva, come di norma, va sospesa in presenza dei segni clinici o dei sintomi di una infezione in atto e solo dopo avere consultato il proprio medico curante o lo specialista di riferimento. Nel caso specifico:
- se il paziente, seppur asintomatico, presenta un tampone positivo per coronavirus, è opportuno che a scopo cautelativo sospenda immediatamente il trattamento;
- se il paziente è in quarantena, ma asintomatico con tampone negativo, è consigliabile che informi lo specialista di riferimento per valutare se dilazionare il trattamento;
- le visite di controllo programmate, nel rispetto delle indicazioni emanate dalla Regione Emilia-Romagna il 10-03-2020, sono sospese fino a nuove decisioni. I pazienti saranno contattati per annullare l’appuntamento e per definirne uno nuovo con modalità che ogni centro potrà gestire in base alla propria organizzazione;
- sono garantite le visite urgenti su richiesta del MMG o contattando direttamente il centro secondo le disposizioni delle singole Aziende Sanitarie.
Il documento della Regione Emilia-Romagna è disponibile sul sito web di AMRER, al link http://www.amrer.it/malattie-reumatiche-coronavirus.php
A questo link sono disponibili anche email e numeri telefonici di contatto in periodo di emergenza COVID-19 dei Servizi di reumatologia della Regione (elenco in allegato a questo comunicato stampa).