Aumenta il numero di Paesi colpiti. Primo caso di reinfezione dopo la guarigione. Il virus arriva in Africa.

 

 

Italia: oltre 1000 i positivi, 28 i decessi

Sale il numero dei contagi e delle vittime Nell’unico bollettino ufficiale di sabato 29 febbraio 2020 il commissario Borrelli ha aggiornato il numero dei contagi a oltre 1000. 28 i decessi (6 in Lombardia e 2 in Emilia Romagna nelle ultime ore n.d.r.).

 

29 febbraio 2020. Il giorno che fa la differenza in un anno bisestile. Il giorno che fa la differenza nella Coronavirus Story mondiale e italiana. Perché l’Organizzazione mondiale della salute (OMS) ha alzato il livello della minaccia per il mondo del virus Covid-19 a “molto alto”. Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus è apparso preoccupato a Ginevra nel briefing sull’epidemia in atto: “Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei Paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”.

“Questo è il momento di chiedere ai governi di fare tutto il possibile per fermare la trasmissione, e di farlo ora. Non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

“La mia preoccupazione riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa“. Questo è stato sempre il timore fin dall’inizio ed è successo ieri. Confermato il primo caso in Nigeria. Si tratta del primo caso nel Paese. È un italiano rientrato da Milano. Stando a quanto riferito dalle autorità locali, le condizioni non sarebbero preoccupanti. Dopo il caso in Egitto ricoverato al Cairo, ora in Nigeria. Casi di importazione, ma se prima di essere isolati potrebbero aver contagiato altri e l’Africa rappresenta la porta per il passaggio da epidemia a pandemia. Si spera che questi casi siano così casuali e isolati da non avere sviluppi. Ma l’OMS teme.

C’è anche l’incremento dei Paesi colpiti e i casi confermati in molti Paesi europei, dove però l’Italia resta prima e focolaio di un ceppo autoctono isolato al Sacco di Milano. Il record italiano e nei numeri. Sono 821 i contagiati confermati per il Coronavirus. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della giornaliera conferenza stampa alla Protezione Civile. Il numero tiene conto anche di 21 morti – 4 in più di ieri – e dei pazienti guariti, che “ad oggi sono 46”.

“I deceduti di oggi sono ultraottantenni e un ultrasettantenne. Vorrei precisare che non sono decedute per il coronavirus o in conseguenza. Questo è un lavoro che farà l’Istituto Superiore di Sanità. Quando avrà i dati ce lo comunicherà”.

“Il dato importante – ha aggiunto – è che la metà dei contagiati (412) sono persone che sono asintomatiche, o con sintomi lievissimi e che quindi non hanno bisogno di ospedalizzazione. Sono in isolamento domiciliare fiduciario. Altre 345 persone sono ricoverate in ospedali con sintomi e 64 sono ricoverati in terapia intensiva“.

I numeri cambiano rapidamente, verso l’alto finora, da una conferenza stampa all’altra. Sono una sorta di termometro che misura la febbre. La febbre del Paese.   L’assistenza alla popolazione delle zone rosse è comunque garantita. Lunedì riapriranno le poste in alcuni Comuni per pagare le pensioni. Nelle zone rosse la paura persiste ma la vita prosegue regolarmente.

Nel mondo sono diventati 54 i Paesi colpiti dal virus Covid-19, oltre alla Cina. I contagiati 84.000 (di cui 79.327 nella Cina continentale, Hong Kong e Macao), i morti 2.865 (2.794 in Cina, 26 in Iran, 21 in Italia, 13 in Corea del Sud, nove in Giappone, due in Francia e uno ciascuno nelle Filippine e a Taiwan). Chiuso il Parlamento iraniano per l’emergenza Coronavirus. Non è chiaro quando riaprirà.

In Giappone una donna positiva al test dopo essersi negativizzata. La paziente è una 40enne di Osaka che lavora come guida turistica. Era risultata positiva lo scorso mese di gennaio ed era stata dimessa ad inizio febbraio, salvo poi risultare nuovamente positiva al coronavirus lo scorso 26 febbraio. Si può riprendere il coronavirus? Dalla Cina in effetti nelle scorse settimane era emersa l’ipotesi di “ricaduta” in pazienti curati e dimessi dall’ospedale. Allargando il discorso agli altri coronavirus similari, la storia della medicina conferma che i soggetti possono contrarre più di una volta la stessa infezione, almeno per quanto riguarda i coronavirus di lunga durata.

Per quanto riguarda il COVID-19 non si hanno ancora informazioni certe e bisognerà attendere ulteriori verifiche, tra le quali anche quella che i pazienti in realtà non si fossero negativizzati del tutto. È probabile che al momento delle dimissioni la donna giapponese avesse ancora il virus in corpo ma in misura ridotta, al punto da non essere rintracciato dai test. Per molti esperti sarebbe da escludere l’ipotesi di una seconda infezione.

Ieri è cominciata anche a rafforzarsi l’idea che l’infezione si sia sviluppata a Wuhan qualche mese prima della rapida diffusione, avvenuta a dicembre. Già da ottobre 2019 potrebbero esserci stati casi considerati classiche polmoniti o influenze più gravi del solito. I prossimi saranno mesi importanti per cercare di capire la nascita e lo sviluppo del Covid-19. I primi studi sembrano indicare una possibile esistenza dell’infezione già qualche mese prima di dicembre. L’ipotesi dei ricercatori è che la trasmissione del virus dall’animale all’uomo e quella tra gli esseri umani sia stata inizialmente meno efficace per poi diventare molto più rapida.

“E’ verosimile – hanno affermato gli studiosi – che tale rapidità di crescita dei casi sia stata ridotta solo dalle misure adottate da Pechino“. Si parla, naturalmente, di supposizioni da confermare. Anche per l’Italia sono in corso riflessioni scientifiche sull’arrivo del virus. Nelle ultime ore è stato ipotizzato un approdo del Covid-19 nel nostro Paese non a fine febbraio ma a metà gennaio, quando sono stati registrati diversi ricoveri e decessi per polmonite. Inizialmente si era pensata ad una forma influenzale molto più forte ma ora i dubbi vengono. Possibili nelle prossime settimane approfondimenti per cercare di ricostruire meglio quanto accaduto e cercare di dare una spiegazione alla diffusione del virus.

Notizie dall’estero: morto un cittadino britannico che era tra i passeggeri a bordo della nave Diamond Princess. Ad Abu Dhabi due hotel sono stati messi in quarantena preventiva. Lo ha annunciato la Bbc. Nelle strutture avevano pernottato i partecipanti al tour degli Emirati, sospeso dopo che due italiani sono risultati positivi ai test per il nuovo coronavirus.

In Germania sono stati confermati 60 casi ed è scattata l’emergenza sanitaria. Primi casi in Olanda e Bielorussia. Per quanto riguarda il caso olandese, il soggetto era stato nel nord Italia. Il caso in Bielorussia è invece un iraniano.

Annullato il salone dell’auto di Ginevra. Non è chiaro al momento se il grande evento possa essere posticipato o cancellato definitivamente. Annullata la Fiera del Turismo a Berlino e Lufthansa taglia i voli di corto e medio raggio del 25%.

Febbre alta per l’economia e i mercati. L’effetto coronavirus rischia di causare una recessione a livello globale.

Tornando all’Italia, ecco il diario di quanto accaduto di più importante. Primo caso di contagio nel Lazio. Lo Spallanzani ha ufficializzato la positività di una donna residente a Fiumicino che ha contratto il Coronavirus durante un soggiorno a Bergamo. Sempre lo Spallanzani annuncia le dimissioni del ricercatore italiano infettatosi a Wuhan. Risulta negativizzato al virus. È l’ultimo guarito dei primi tre ricoverati in Italia, due erano i turisti cinesi dimessi nei giorni scorsi.
Tre casi accertati in Campania, confermati dall’Istituto Superiore di Sanità, e un totale di 133 casi in Veneto con otto ricoverati in terapia intensiva.

Approvato in Consiglio dei ministri il decreto antivirus: dalla sospensione di tasse, mutui e bollette fino ad aprile al rinvio cartelle e rottamazione. Il provvedimento riguarda le zone rosse colpite dal Covid-19. Il testo è atteso in Parlamento per il via libera definitivo.

Regione Lombardia: “Misure restrittive per un’altra settimana”. È la richiesta al Governo. C’è una situazione di emergenza a Lodi con diversi ricoveri per Coronavirus e 17 persone in terapia intensiva. Gli ospedali segnalano un sovraffollamento nei reparti. Il sindaco di Lodi però ha precisato che i ricoveri sono di pazienti provenienti dalle zone vicine.

Il prossimo 3 marzo, poi, riaprono le scuole a Palermo e a Venezia, che tornano quindi alla normalità. Furto di mascherine e disinfettanti a Lavagna: la direttrice generale della Asl4 Chiavarese Bruna Rebagliati ha denunciato un ingente furto di mascherine sanitarie e disinfettante per le mani dall’ospedale di Lavagna.

Turismo in crisi nera. Crollano le prenotazioni in tutta Italia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *