Due mondi alieni attorno a una stella lontana 2.600 anni luce sembrano fatti di una consistenza quasi evanescente, mai osservata in tutti i pianeti noti.

 

Li hanno chiamati così, mondi di “zucchero filato”, perché sembrano fatti proprio da una sostanza simile al dolce delle fiere, almeno nella consistenza.

Si tratta di due pianeti che orbitano la stella Kepler 51, un astro simile al Sole a 2.600 anni luce da noi, scoperti nel 2012 dall’omonimo telescopio spaziale e di cui nel 2014 sono state calcolate le caratteristiche peculiari, quali dimensione, massa e densità.

E proprio quest’ultima ha lasciato di stucco gli astronomi: si è rilevata essere minore di un centesimo quella dell’acqua. Significa che se esistesse una piscina abbastanza grande da immergere i pianeti, questi galleggerebbero.

Non si era mai osservato nulla di simile. I mondi conosciuti finora sono infatti o pianeti rocciosi, come la Terra, Marte Venere e Mercurio, oppure gassosi, come Giove e Saturno. Il primo per esempio ha una densità pari a quella dell’acqua. In altre parole questi due pianeti hanno una massa pari a quella della Terra ma un volume come quello di Giove (che è grande 12 volte tanto). Tutto fumo e niente arrosto, per intenderci.

Per capirci qualcosa in più gli astronomi hanno puntato su Kepler 51 b e d, questi i nomi che con molta fantasia sono stati appioppati ai pianeti, ci hanno puntato il telescopio spaziale Hubble.

Hanno quindi osservato la luce che filtrava dalle loro atmosfere quando questi passavano di fronte alla stella madre. Con questo metodo si possono rilevare le impronte chimiche degli elementi che le compongono.

Ma, altra sorpresa, non è stato possibile vedere alcunché, perché l’atmosfera dei pianeti è coperta da una coltre di nubi impenetrabile. Che però ha permesso di fare un passo avanti nella comprensione delle caratteristiche dei due mondi, classificati come una nuova specie di pianeti.

Infatti i modelli computazionali elaborati dagli scienziati suggeriscono che i pianeti si sono formati molto distanti dalla stella, in una zona dove il calore dell’astro è perciò molto debole, e che si siano poi spostati in seguito. E poiché più un pianeta è nuvoloso più ha una bassa temperatura, gli astronomi hanno dedotto che all’inizio i due mondi erano completamente ghiacciati e che ora stanno lentamente evaporando.

Dai dati risulta che Kepler 51 b, più vicino alla stella, tra qualche milione di anni sarà completamente evaporato mentre Kepler 51 d, più lontano, perderà un po’ di atmosfera ma resterà comunque con la densità da zucchero filato.

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