L’agenzia spaziale americana utilizzerà il telescopio spaziale TESS per cercare segni di civiltà extraterrestri.

 

“Se la nostra galassia è piena di mondi con civiltà aliene sviluppate, dove sono tutte quante?” così nel secolo scorso il fisico Enrico Fermi lanciava una sfida a tutti gli scienziati alla ricerca di forme di vita evolute al di fuori del nostro pianeta.

Quel paradosso, che prende il nome appunto dallo scienziato italiano, potrebbe forse avere una soluzione tra breve.

La NASA ha infatti annunciato che si unirà al Breakthrough Listen project, una collaborazione internazionale volta a scovare tracce di comunicazioni extraterrestri per mezzo di radiotelescopi.

L’ente spaziale americano metterà a disposizione il telescopio spaziale TESS, lanciato nel 2018 e che è il successore di Kepler, altro telescopio ormai pensionato che ha scoperto più di 4.000 oggetti potenzialmente candidati ad essere esopianeti.

Con TESS gli scienziati calcolano che questo numero arriverà a 10.000 e infatti finora il telescopio ha individuato un migliaio di “oggetti interessanti”, potenziali nuovi mondi nella nostra galassia.

Per scovare questi pianeti il telescopio utilizza il metodo dei transiti, misura cioè la infinitesima differenza di luminosità di una stella che avviene quando un pianeta in orbita attorno ad essa le passa davanti, eclissandone una piccolissima porzione.

Il team del Breakthrough Listen project andrà invece ad “ascoltare” ciò che accade in questi mondi, alla ricerca di una “firma tecnologica”, cioè una trasmissione radio originata da una forma di vita intelligente.

Per esempio, un alieno che volesse dal suo lontano pianeta capire se la Terra è abitata da esseri intelligenti potrebbe puntare su di noi i suoi radiotelescopi e captare stralci di trasmissioni radio e TV che si sono propagate nello spazio. Ed èroprio ciò che faranno specularmente gli scienziati di Breakthrough Listen project.

Un’altra “firma tecnologica” potrebbe essere una variazione della curva di luce della stella (quella descritta prima) indotta da una mega struttura messa in orbita dagli abitanti dell’esopianeta.

Riuscirà la collaborazione tra NASA e Breakthrough Listen project a trovare qualche segno di forma di vita intelligente? La caccia agli alieni è aperta.

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