Una versione del personaggio del film di Batman che sta riscuotendo un successo inaspettato. Una figura combattuta, instabile, triste e violenta ha conquistato il pubblico.
Per quale motivo tutti parlano di Joker dell’omonimo film ora nelle sale? Non c’è Batman, non è interpretato da Jack Nicholson, non si ride, eppure sta suscitando molte reazioni che di seguito trovano risposte da Adriano Formoso, psicologo e psicoterapeuta a Milano e ideatore del metodo terapeutico neuropsicofonia,
Cosa attira di più del personaggio Joker-Arthur?
Formoso: La violenza di Joker attira. Joker è il protagonista di una triste storia esistenziale e spesso realistica nella società che non fa sconti a nessuno.
L’opera pone l’attenzione sul vissuto di un personaggio tale da giustificarne la sua personalità omicida in una prospettiva sociologica e psicosociale inquisitoria verso la società. Joker come creazione sociale, eroe contro la disuguaglianza, la discriminazione e l’abbandono. Colpisce nel film la sua richiesta di un briciolo d’amore dall’uomo ricco individuato come suo padre a cui si propone dicendo “non voglio niente da te, solo un abbraccio” e il rifiuto e l’angoscia dell’abbandono che aggrava la condizione psichica di Joker.
E’ corretto pensare che Joker sia un malato di mente?
Formoso: Sono molti a pensarlo, aggiungendo che si tratta di una persona impossibile da curare e l’impossibile attrae sempre. Il fascino della paura che può generare uno psicopatico pericoloso o una mente molto disturbata è la chiave del successo di questo film soprattutto per i meno avvezzi ad accogliere il dolore umano. Ogni giorno mi confronto con la sofferenza psichica e guardato Joker con interesse come uno dei miei malati affetto da un grave disturbo della personalità che non gli consente di controllare l’agito.
Perchè piace tanto agli adolescentI?
Formoso: Molti ragazzini sono attratti da situazioni per gli adulti sconcertanti, vivendo in piena euforia alcune scene terribili del film e immedesimandosi nel protagonista. La letteratura, il fumetto e il cinema horror hanno sempre più ascendenza per gli adolescenti. Questo dipende dall’evoluzione con cui le rappresentazioni e i pensieri degli adolescenti cambiano l’espressione di contenuti invarianti.
Il tema centrale della passione per i film horror o impressionanti come Joker è la corporeità con le sue inquietanti trasformazioni. La paura che alcuni film suscitano dipende dalla ferocia con la quale il corpo viene attaccato.
In Joker si assiste a un omicidio che inizia conficcando delle forbici negli occhi della vittima. Colpisce e interessa a un certo spazio mentale l’efferatezza che sconfina in imprevedibili trasformazioni alle quali si va incontro attraverso manipolazioni magiche e scientifiche.
Per comprendere i nostri ragazzi e i loro comportamenti non dobbiamo mai dimenticare che il tema della trasformazione del corpo li riguarda molto da vicino. La pubertà, lo sviluppo accelerato del fisico nei muscoli e nelle ossa, l’invasione degli ormoni e delle pulsioni che occupano le teneri menti spingendole verso desideri inconfessabili fanno si che i nostri ragazzi fantastichino abitualmente all’interno di mondi paralleli come quello costruito abilmente con il film Joker.
Qual è il meccanismo per cui un film horror-thriller (se bene fatto) riesce a conquistare l’attEnzione?
Formoso: Molti dei miei pazienti mi spiegano con codici diversi ma riconducibili alla stessa azione, che la passione per i film che fanno paura nasce dalla possibilità di avvicinarsi a un’emozione artificiale.
E’ piacevole provare paura in un contesto rassicurante dal fatto che sia solo un film: è un po’ come pilotare un aereo in una cabina dove se precipiti non morirai veramente. Trovo questo persino educativo per i nostri ragazzi, ovvero la possibilità di comprendere la differenza tra l’immaginario e il reale per sfruttare al meglio il pensiero, la riflessione e il profondo significato di dare un valore prioritario all’opportunità di esistere nel mondo.