Nuovi studi mostrano un legame tra le due patologie e l’edema maculare diabetico resistente ai trattamenti.

 

La sindrome delle apnee notturne, condizione che causa russamenti e respirazione alterata nel sonno, è un fattore di rischio per l’edema maculare diabetico, una complicazione del diabete che può portare alla perdita graduale della vista e alla cecità.

Lo afferma un nuovo studio condotto al Chang Gung Memorial di Taiwan sui pazienti ricoverati per retinopatia diabetica in un periodo di otto anni.

Dai dati è emerso che la percentuale casi di apnee ostruttive del sonno risultava più alta nelle persone con edema maculare diabetico che in quelle senza, rispettivamente dell’80,6% rispetto al 45,5%.

I ricercatori hanno inoltre trovato che più grave era l’apnea, più lo era anche l’edema. Specialmente nelle persone che hanno avuto bisogno di tre o più trattamenti e dell’uso della terapia laser.

 

Che cos’è l’edema maculare diabetico

Se nelle persone diabetiche la glicemia non è ben controllata può emergere la retinopatia, cioè il danneggiamento dei capillari e dei vasi sanguigni dell’occhio, che a sua volta può portare alla perdita della vista. Questi vasi inoltre possono perdere sangue e fluidi che si accumulano nella macula, la parte centrale della retina, causando un ulteriore danno.

Si ritiene che le apnee notturne possano contribuire all’insorgere della retinopatia, dato che possono provocare danni ai vasi sanguigni. Dal nuovo studio appare chiaro che la sindrome delle apnee ostruttive contribuisce a esacerbare le problematiche relative alle malattie degli occhi.

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