Il raro evento è stato ripreso dal telescopio spaziale TESS e da una rete di telescopi terrestri.
A trecentosettantacinque milioni di anni luce da noi, nel cuore della galassia chiamata 2MASX J07001137-6602251 nella costellazione del Pesce Volante (visibile dall’emisfero australe), un buco nero di massa sei milioni di volte quella del Sole ha fatto a brandelli una sfortunata stella che si trovava troppo vicina al mostruoso divoratore cosmico.
L’evento, piuttosto raro (si stima che ne avvenga uno ogni centomila anni in una galassia come la nostra), è stato ammirato dagli astronomi di vari osservatori, che hanno riportato i dati raccolti in un articolo pubblicato il 26 settembre 2019 sulla rivista The Astrophysical Journal.
Come riferiscono gli astronomi stessi, poter osservare l’evento è stato un colpo di fortuna, proprio per la rarità con cui avvengono fenomeni come questo, dato che la stella deve trovarsi molto vicina al buco nero, circa la distanza che c’è tra la Terra e il Sole.
È stato scoperto grazie alla rete di telescopi robotici terrestri ASAS-SN (All-Sky Automated Survey for Supernovae) situati in vari punti del globo e per questo denominato con la sigla ASASSN-19bt.
Tutto comincia nella notte del 29 gennaio 2019. Il telescopio della rete ASAS-SN situato in Sud Africa registra una variazione della luminosità della porzione di cielo che stava monitorando. Ma non si trattava di una supernova, per l’osservazione delle quali la rete di osservatori è attualmente impiegata, bensì della tragica fine di una stella massiccia quanto il nostro Sole.
Subito sono stati mobilitati tutti i telescopi disponibili per osservare l’evento, compreso il telescopio spaziale TESS, usato dalla Nasa per scoprire esopianeti, che in quel momento era puntato proprio in direzione del fenomeno.
Le immagini raccolte da TESS hanno permesso di vedere anche cosa è successo prima della cattura della stella da parte del buco nero e questo ha consentito agli studiosi di imparare di più sulla natura di questi eventi spaziali.
Finora sono stati osservati circa 40 fenomeni cosmici come questo, ma nessuno si era rivelato così luminoso. Gli astronomi hanno potuto assister in diretta alla morte di una stella, mentre veniva sfilacciata e risucchiata dal buco nero come se fosse fatta di spaghetti, vedendo la sua temperatura (e quindi la sua brillantezza) diminuire drasticamente da 40mila a 20mila gradi.