Quattro delle cinque lune ghiacciate di Urano probabilmente contengono un sottile strato di acqua salmastra: emerge dai dai dati di Voyager 2, la sonda che sorvolò il pianeta nel 1986.
Alcune lune ghiacciate, come Europa ed Encelado, ospitano notoriamente strati globali di oceano liquido in profondità sotto i loro gusci esterni ghiacciati. Anche Ganimede, Callisto e Titano probabilmente.
Un nuovo articolo che rianalizza le osservazioni di Voyager suggerisce che quattro dei cinque satelliti ghiacciati di Urano ospitano anche oceani: Ariel, Umbriel, Titania e Oberon.
Solo la piccola Miranda, di dimensioni intermedie tra la Mimas di Saturno ed Encelado, sembra non averne.
Gli oceani sono sottili: meno di 30 chilometri di spessore all’interno di Ariel e Umbriel (entrambi di circa 1.000 chilometri di diametro, simili per dimensioni a Teti e Dione di Saturno), e meno di 50 chilometri di spessore all’interno di Titania e Oberon (che sono più grandi a circa 1.500 chilometri, simili a Rea e Giapeto di Saturno).
Se gli oceani esistessero, sarebbero rimasti da strati liquidi molto più grandi che si sono formati assieme alle lune.
Il liquido residuo sarebbe rannicchiato vicino al calore calante dei nuclei rocciosi delle lune, al riparo sotto centinaia di chilometri di ghiaccio solido.
Sarebbero estremamente salati, iperconcentrati con qualsiasi materiale disciolto che contribuisce ad abbassare la temperatura alla quale l’acqua altrimenti si congelerebbe. Ci sono due materiali candidati: sale e ammoniaca.
Per convalidare questi modelli, avremmo bisogno di inviare un veicolo spaziale. Un oceano salato sarebbe rilevabile da un veicolo spaziale dotato di un magnetometro, mentre un oceano di acqua ammoniaca no.
Un oceano di acqua ammoniaca è rilevabile, perché uno strato globale di liquido scollegherebbe meccanicamente il mantello ghiacciato dal nucleo roccioso.
Un attento monitoraggio del movimento delle caratteristiche superficiali mentre le lune nutano nelle loro orbite ellittiche attorno a Urano potrebbe rivelare che gli strati esterni delle lune ghiacciate sono disaccoppiati dai loro nuclei.
Un’indagine decennale della comunità scientifica condotta dalla National Academy of Sciences ha determinato che un orbiter e una sonda verso il sistema di Urano sono la massima priorità scientifica per la prossima nuova missione di punta, ora che il Mars Sample Return e una missione su Giove focalizzata su Europa sono in corso.
Immagine: NASA / JPL-Caltech / Ted Stryk / CC BY-NC-ND 3.0