Sono i risultati di uno studio sudafricano in corso, che è anche il primo studio al riguardo. Per ora limitato alle due dosi, perché la somministrazione della dose di richiamo è in atto ora.

 

L’efficacia di due dosi del vaccino a m-Rna di proteggere dal ricovero in ospedale scenderebbe dal 93% per Delta al 70% per Omicron. Sono i risultati di uno studio sudafricano in corso, che è anche il primo studio al riguardo. Per ora limitato alle due dosi, perché la somministrazione della dose di richiamo è in atto ora.

All’inizio di novembre 2021, la variante B.1.1.529 (omicron) è stata identificata per la prima volta in Sudafrica ed è diventata rapidamente la variante dominante nella provincia di Gauteng, dove una terza ondata di malattia da coronavirus 2019 (Covid-19) guidata dalla variante B.1.617.2 (Delta) si era in gran parte attenuata.

Al 15 novembre, la variante Omicron è stata rilevata in oltre il 75% dei test positivi al Covid-19 sequenziati in Sudafrica. Ma quanto riesce a superare la barriera difensiva dei vaccini? Il primo studio al riguardo è sudafricano e reso noto, nei primi dati, in una lettera al New England (pubblicata su NEJM.org del 29 dicembre 2022).

Un mese prima circa, il 26 novembre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva dichiarato Omicron una variante di preoccupazione. Cioè il massimo livello di allerta. In uno primo studio sull’efficacia del vaccino più in uso, quello a Rna messaggero (il BNT162b2 di Pfizer-BioNTech), Omicron ha dimostrato di “sfuggire” alla neutralizzazione degli anticorpi indotti dal vaccino.

Pertanto, era necessario indagare in modo approfondito sull’efficacia degli attuali vaccini, e dopo quante dosi, contro Omicron nel prevenire il ricovero in ospedale per Covid-19. Gli scienziati sudafricani Shirley Collie e Jared Champion, dell’agenzia Discovery Health di Johannesburg, insieme a Harry Moultrie, del National Institute of Communicable Diseases, a Linda-Gail Bekker, della Desmond Tutu HIV Foundation di Città del Capo, e a Glenda Gray, del South African Medical Research Council, (Città del Capo), hanno condotto il lavoro e firmato la comunicazione su NEJM.org.

Utilizzando i dati di Discovery Health, un’organizzazione di assistenza sudafricana, i ricercatori hanno stimato l’efficacia contro sintomi gravi, ricovero in ospedale e mortalità, di due dosi del vaccino (cioè la vaccinazione completa) per Covid.

I dati raccolti ed esaminati includevano i risultati dei test di reazione a catena della polimerasi (PCR), i dati di ammissione pre-autorizzazione, una storia completa delle cartelle cliniche dei pazienti vaccinati, la concomitanza di malattie croniche e dati riguardanti l’indice di massa corporea per ottenere il massimo di fattori di rischio Covid-19 per paziente, secondo le linee guida degli statunitensi Centers for Disease Control and Prevention (CDC).

Tra i completamente vaccinati, è stata confrontata l’efficacia del vaccino contro l’ospedalizzazione da Covid-19 associata a Omicron durante il periodo dal 15 novembre al 7 dicembre all’efficacia del vaccino tra il 1° settembre e il 30 ottobre, quando la variante Delta era la dominante (periodo di confronto).

Sono stati analizzati 133.437 risultati del test PCR ottenuti durante il periodo di confronto, di cui 38.155 (28,6%) erano stati ottenuti almeno 14 giorni dopo che il paziente aveva ricevuto la seconda dose di vaccino. Per il periodo Omicron, sono stati raccolti e analizzati 78.173 risultati del test PCR, di cui 32.325 (41,4%) ottenuti almeno 14 giorni dopo la seconda dose.

I ricoveri di casi positivi riguardavano più i giovani durante il periodo Omicron rispetto al periodo di confronto. In questo periodo è stata riscontrata un’efficacia del vaccino del 70%, una scoperta supportata dai risultati di tutti i test di sensibilità.

Questa misura dell’efficacia del vaccino era significativamente diversa da quella durante il periodo di confronto, quando il tasso era del 93% contro il ricovero per Covid-19. Pertanto, durante il periodo di comparsa di Omicron, si è osservato un mantenimento dell’efficacia del vaccino BNT162b2 (anche se a un livello ridotto) contro il ricovero ospedaliero per Covid-19 che si presumeva fosse stato causato dalla variante rispetto al tasso associato a Delta all’inizio dell’anno. L’aggiunta di una dose di richiamo del vaccino sembra mitigare questa riduzione d’efficacia del vaccino. Ma lo studio sulla terza dose è ancora in corso.