Le nuove regole contro il coronavirus: sconsigliati abbracci, strette di mano e contatti ravvicinati.

 

 

 

Stop alle manifestazioni sportive per 30 giorni. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è affidato a un Comitato scientifico che ha presentato le sue proposte per contrastare la diffusione del coronavirus a livello nazionale.

Coronavirus, le nuove regole per l’Italia. Le norme andrebbero a regolare e modificare la vita degli italiani per i prossimi trenta giorni. Si propone di evitare, nel periodo di tempo indicato, le manifestazioni sportive che comportano un affollamento che non consenta di rispettare la distanza di sicurezza. Resta da capire se, per quanto riguarda la Serie A ad esempio, si possa procedere con il disputare le partite a porte chiuse.

Le persone al di sopra dei 75 anni (e quelle al di sopra dei 65 ma con un patologie pregresse) non dovrebbero recarsi in luoghi affollati. Si invitano tutti ad evitare saluti affettuosi, strette di mano, abbracci e altri contatti ravvicinati.

Si propone inoltre il rinvio di tutti i congressi al fine di non distogliere energie e risorse alla lotta al coronavirus. Si consiglia inoltre togliersi anelli e simili al momento del lavaggio delle mani per effettuare l’operazione in modo veramente efficace. I monili lasciano alcune zone scoperte dal detergente. Si sconsiglia inoltre di scambiarsi bottigliette, bicchieri e simili.
Il governo ha disposto la chiusura delle scuole e delle Università fino a metà marzo. Si tratta di un provvedimento a livello nazionale.

Emergenza coronavirus in Italia, di seguito il bollettino medico diramato dallo Spallanzani di Roma: “Sono 22 i casi positivi che si trovano allo Spallanzani. In tre necessitano di supporto respiratorio. Tutti i positivi confermano un link epidemiologico con i focolai noti o confermati. Il nostro bollettino non nasconde nulla ma è tranquillizzante. Gli ospedali non sono presi d’assalto. Non andate in pronto Soccorso, noi siamo pronti ad accogliervi. Aumenteremo i posti anche in terapia intensiva. Siamo qui e siamo in condizione di accogliere e di guarire. Non abbiamo notizie su altri due agenti di Polizia contagiati“. “In presenza di qualche sintomo e con link epidemiologico contattare il medico di base o il 118. Sulla base della telefonata si avvierà una macchina sanitaria che si comporterà di conseguenza. Questo per evitare l’assalto al Pronto Soccorso”.

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