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28 febbraio 2020. Il 7 febbraio il primo caso di un italiano contagiato ma era a Whuan, l’epicentro del terremoto Covid-19 in Cina. Il 21 febbraio il primo caso italiano-italiano, cioè senza contatti né diretti né indiretti con la Cina. O almeno non scoperti. È un 38enne di Codogno, Lodi, Lombardia. È il vero inizio della zona rossa in Europa, causa un ceppo italiano di Covid-19 ieri isolato dai ricercatori del Sacco di Milano.
Allo Spallanzani di Roma fu isolato il ceppo cinese, essendo turisti cinesi i primi due casi comparsi in Italia ora guariti. In soli sette giorni nel nostro Paese è praticamente successo di tutto. Polemiche politiche, liti tra addetti ai lavori, ospedali in tilt, supermercati svuotati, mascherine e amuchina introvabili, scuole e musei chiusi e riaperti, Paesi stranieri che chiudono le frontiere agli italiani del Nord Italia, 60 milioni di esperti virologi così come sono 60 milioni normalmente i CT della nazionale di calcio italiana.
Nei fatti, il Nord Italia è praticamente zona rossa e in quarantena è finito anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Una sua collaboratrice è risultata positiva. Si respira l’aria della Milano della peste descritta da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi. Untori compresi. Una bambina di otto anni positiva al Coronavirus è stata messa alla gogna in Rete. È stata aperta un’indagine. Non è di Milano ma di Curatolo in Veneto, ma l’aria resta quella manzoniana Il sindaco di Curatolo si arrabbia: “Vergogna, querelo”. In un messaggio sono diventati virali, in rete, i dati della piccola ma anche del papà e dello zio.
I numeri? Preoccupanti. Dopo solo sette giorni da Codogno l’Italia registra il record europeo per numero di contagi. Oltre 670 i casi confermati, 48 i guariti, 17 (forse 20) morti. Secondo quanto riferito in conferenza stampa dal commissario Covid-19 Borrelli si registrano altri tre decessi in Lombardia di persone ultraottantenni che avevano anche altre patologie. “E’ tutto nella norma – ha assicurato il capo della protezione civile – non c’è nessuna criticità nella zona rossa. Il Dipartimento ha reso disponibile e stanno arrivando 35 mila mascherine in Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto“.
Non si fermano neanche i casi di Coronavirus all’estero. Secondo gli ultimi dati, i contagi sono stati registrati un po’ in tutta Europa, e sono in aumento, per la maggior parte sono persone che sono state in Italia. Al momento, però, non dovrebbe esserci nessun altro ceppo in giro per il continente con la situazione che sembra essere sotto controllo. Sono tre i casi positivi in Grecia. Le autorità hanno deciso di sospendere i festeggiamenti per il Carnevale ortodosso, che termina il 2 marzo.
Massima attenzione in Germania dove la Merkel ha annunciato che molto presto l’epidemia potrebbe svilupparsi in tutta la nazione. Fino ad ora, però, lo Stato non è stato colpito dal Covid-19 (ma 25 positivi ci sono tra cui un medico), che in particolare sta creando qualche problema in Francia. Macron: “Non chiuderemo le frontiere” Al suo arrivo a Napoli il presidente Emmanuel Ma Macron conferma l’intenzione della Francia di non chiudere le frontiere. Quindici sospetti anche in Gran Bretagna, sei casi in Svizzera tra cui due bambini italiani ricoverati per precauzione.
L’Organizzazione mondiale della salute (OMS) ci aggiorna sulla situazione globale. Casi confermati: 82.500 (+1.305 rispetto a ieri). Morti: 2810 (+44 rispetto a ieri). Ricoverati: 33.145 (+ 2.881 rispetto a ieri). Paesi colpiti: 48 (+ 7 rispetto a ieri)
Buone notizie: Cina verso la stabilizzazione e diminuiscono i morti giornalieri rispetto ai contagiati. Anche l’Italia potrebbe essere vicina alla punta e grazie all’organizzazione sanitaria può già tornare alla normalità, o quasi. I danni all’economia sono già stati fatti e peseranno per un paio di trimestri. E il governo italiano ha deciso una serie di misure di aiuto. Le vedremo in seguito. Comunque, dopo una settimana blindata, e verificata la buona tenuta delle misure di contenimento della diffusione virale, molti capoluoghi di provincia hanno deciso di riaprire le scuole e i musei. Ovviamente quelli non in zona rossa. Come le Marche a cui il Tar ha ordinato di riaprire tutto. Riapre anche il Duomo di Milano. Guarito il corista della Scala. Positivo un giornalista spagnolo e un calciatore della Pianese (Serie C).
Buone notizie dalla scienza. Isolato al Sacco di Milano il ceppo italiano del Coronavirus. Il virus dei quattro contagiati di Codogno. Virus autoctoni, molto simili tra loro ma con le differenze legate allo sviluppo di ogni singolo paziente. Si cerca di capire anche lo sviluppo che ha avuto questo virus nel nostro Paese, diventato focolaio per l’Europa. Si tratta di un primo passo verso il vaccino e le cure. Confronto con il ceppo cinese? Nelle prossime settimane potrebbe essere fatto un confronto con il ceppo cinese. Ricordiamo che il virus di Wuhan è stato isolato allo Spallanzani subito dopo il ricovero della coppia cinese ora guarita.
Proprio questo ha permesso ai medici di attuare una terapia particolare con un farmaco studiato inizialmente per l’Ebola. I ricercatori dell’Università della Scienza e della Tecnologia di Hong Kong (HKUST), intanto, hanno scoperto gli obiettivi dei vaccini contro il coronavirus. Le sequenze genetiche del nuovo coronavirus, SARS-CoV-2, sono strettamente correlate alla SARS, un tipo di coronavirus responsabile di un focolaio nel 2003.
Tornando ai danni economici in Italia, il governo ha varato le prime misure economiche per le zone rosse colpite dal Coronavirus. Stop alle bollette elettrice, idriche e gas oltre che alle rate dei mutui. La cosa che preoccupa maggiormente è il futuro delle aziende dell’area colpita. Il rischio di un fallimento per molte piccole imprese è molto alto visto che in questi giorni sono stati persi diversi introiti. Il Governo si è messo immediatamente al lavoro anche se i provvedimenti saranno annunciati nelle prossime settimane. Il governo poi ferma i migranti. Il Viminale avrebbe sospeso il trasferimento in Italia dei richiedenti asilo provenienti dagli altri Paesi europei, i cosiddetti dublinanti, ossia i migranti rintracciati in altri Paesi europei dopo essere sbarcati in Italia.
Ma molte frontiere al momento si sono chiuse per gli italiani abitanti nelle Regioni del Nord. Un volo, partito da Bergamo, sta rientrando in Italia dopo che Israele ha respinto gli italiani, rispettando le nuove disposizioni date dal Governo. Queste prevedono il divieto di ingresso alle persone in partenza dalle zone contagiate dal Coronavirus. In generale, Israele è stato l’ultimo a decidere restrizioni per gli italiani e a sconsigliare viaggi in Italia.
Ecco l’elenco di chi vieta l’ingresso agli italiani o a chi è stato in Italia: Israele, Giordania, Arabia Saudita, Bahrein, El Salvador, Mauritius, Turkmenistan, Iraq, Vietnam, Capo Verde, Kuwait e Seychelles. La Giordania permette il rientro ai suoi cittadini. Per Mauritius il divieto riguarda solo chi proviene da Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia. In Arabia Saudita vietato l’ingresso anche ai fedeli musulmani per il pellegrinaggio alla Mecca. Severi controlli sanitari a bordo degli aerei nei confronti di cittadini italiani sono in atto in Brasile, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Grecia, Cipro, Libano, Croazia e Lituania.
La Lituania limita la misura a chi proviene dalle quattro Regioni ritenute a rischio. In Croazia, Cuba e in Libano gli italiani che presentano febbre al loro ingresso nel paese vengono isolati per 14 giorni in ospedale. A tutti gli altri viene chiesto di sottoporsi a controlli sanitari quotidiani per due settimane. Bulgaria, Montenegro, Macedonia, Lettonia, Nicaragua e Argentina fanno compilare un questionario a chi arriva dall’Italia.
Gran Bretagna, Irlanda e Lussemburgo impongono l’autoisolamento di 14 giorni solo a chi arriva dal Nord Italia e presenta sintomi anche leggeri della malattia. Infine, Francia, Spagna, Grecia, Turchia, Irlanda, Russia e Croazia sconsigliano ai loro cittadini di compiere vacanze o viaggi in Italia o nel Nord Italia.
Detto questo, non bisogna però dimenticare che la diffusione del coronavirus si deve ad una catena di omissioni, silenzi e ritardi. E una grande confusione nell’informazione all’opinione. Si danno i numeri senza spiegarne il significato, tutti vogliono apparire e parlare anche quelli che nella loro carriera scientifica al massimo hanno parlato alle provette e alle cavie. Il teatrino continuerà ancora per molto. Omissioni, censure, ritardi. Ne prendiamo uno come esempio.
L’Oms è stata “troppo deferente nei riguardi della Cina nella sua gestione del nuovo virus”, ha titolato giorni fa il Wall Street Journal. Le sue decisioni si sono rivelate tardive e politicamente condizionate. Nel non dichiarare prima del 30 gennaio l’emergenza sanitaria globale, scrive il Wall Street Journal, “l’Oms ha dato troppo peso alle preoccupazioni di Pechino che la decisione avrebbe danneggiato la sua economia e l’immagine della sua leadership”. Fermiamoci qui, non andiamo all’Europa e all’Italia altrimenti non basterebbe un libro. Nota positiva: questa volta i nostri politici non vanno in giro a stringere le mani ai contagiati, nemmeno in guanti e mascherina. E soprattutto non sono costretti a mangiare in pubblico carne bovina, suina o di pollo, come in pandemie precedenti. Certo in questo caso dovrebbero mangiare pipistrelli o pangolini. E non ci sono abituati.