Aumentano i timori di contrarre il virus, ma in Italia non c’è questo pericolo. Vediamo perché.
Sono 28.284 i casi confermati di infezione e 564 i morti in Cina, 26 i casi in Europa e due i casi in Italia, ma l’epidemia da coronavirus 2019-nCoV non sembra ancora aver raggiunto il suo picco.
Nonostante in Italia si siano verificati soltanto due casi – una coppia di turisti cinesi, subito isolata all’Istituto Spallanzani di Roma – e non c’è alcuna prova della circolazione del virus nel nostro paese, il timore del contagio resta alto, alimentato anche da fake news e coperture mediatiche talvolta allarmistiche.
Subito va detto che le uniche condizioni di rischio legate alla possibilità di aver contratto l’infezione sono:
• aver viaggiato negli ultimi 14 giorni in zone della Cina in cui il virus si sta diffondendo,
• avere avuto contatti con persone con infezione accertata.
Per questo l’Istituto superiore di sanità ha raccolto i dubbi più comuni e ha provato a dare una risposta.
Se prendo gli antivirali prevengo l’infezione?
No, allo stato attuale non ci sono evidenze scientifiche che l’uso dei farmaci antivirali prevenga l’infezione da coronavirus o da altri tipi di virus.
Se sono stato in metropolitana con una persona che tossiva e nei giorni seguenti compare la tosse anche a me devo andare in ospedale?
E come faccio a sapere se la mia tosse è dovuta a un raffreddore o al nuovo coronavirus?
No, ad oggi non vi è alcuna prova che il nuovo coronavirus stia circolando in Italia. È invece certo che siamo in una fase di massima trasmissione del virus influenzale stagionale. Pertanto, se dovessero comparire sintomi respiratori – come febbre, tosse, mal di gola, ecc. – o, comunque, difficoltà respiratorie, è opportuno rivolgersi al proprio medico curante.
Se mi sottopongo privatamente ad analisi del sangue, o di altri campioni biologici, posso sapere se ho contratto il nuovo coronavirus?
No. Non esistono al momento kit commerciali per confermare l’infezione da nuovo coronavirus. La diagnosi deve essere eseguita nei laboratori di riferimento e, laddove si rilevino delle positività al virus, devono essere confermate dall’Istituto superiore di sanità. Qualora si sia stati esposti ai fattori di rischio sopra elencati è possibile contattare il numero telefonico 1500, messo a disposizione dei cittadini dal ministero della Salute per avere risposte da medici specificamente preparati e ricevere indicazioni su come comportarsi. Tuttavia per le persone senza sintomi di una certa gravità e senza fattori di rischio al momento non è previsto iniziare un iter diagnostico.
È vero che posso essere contagiato dal coronavirus toccando le maniglie degli autobus?
Allo stato attuale, è altamente improbabile che possa verificarsi un contagio da nuovo coronavirus attraverso le maniglie degli autobus o della metropolitana. È comunque buona norma, per prevenire tutte le infezioni respiratorie, lavarsi frequentemente e accuratamente le mani prima di portarle al viso, agli occhi e alla bocca.