La cannabis medica migliora sonno e dolore in caso di dolore cronico, ma non ha gli stessi benefici nel dolore da cancro.
Per i pazienti con dolore cronico, l’uso di cannabis terapeutica ha un effetto positivo sul mantenimento del sonno; tuttavia, i cannabinoidi non sembrano ridurre il dolore da cancro, secondo uno studio e una revisione della letteratura pubblicati su BMJ Supportive & Palliative Care.
La cannabis medica (CM) è sempre più utilizzata per il trattamento dei sintomi del dolore cronico. Tra i pazienti c’è anche una crescente preferenza per l’uso di CM per gestire i problemi del sonno. Questo studio voleva esaminare le associazioni tra uso di cannabis vegetale intera e problemi di sonno tra i pazienti con dolore cronico. Sharon R. Sznitman, dell’Università di Haifa in Israele, e colleghi hanno reclutato 128 individui con dolore cronico di età superiore ai 50 anni (66 utilizzatori di CM e 62 non utilizzatori) per esaminare le correlazioni tra consumo di cannabis e problemi del sonno.
I ricercatori hanno scoperto che l’uso di cannabis medica era correlato a un minor numero di problemi di risveglio notturno rispetto a chi utilizzava altri farmaci per il dolore Ovviamente nel trarre le conclusioni i ricercatori hanno tenuto conto di età, sesso, livello di dolore, uso di farmaci per il sonno e di antidepressivi. Sono stati riscontrati altri problemi a svegliarsi di notte e ad addormentarsi con un uso frequente di cannabis medica.
Secondo gli autori di tale studio l’uso di CM può avere un effetto complessivamente positivo sul mantenimento del sonno durante la notte nei pazienti con dolore cronico. Allo stesso tempo, con l’uso frequente può verificarsi tolleranza alle potenziali proprietà della cannabis che inducono il sonno. Pertanto secondo gli autori sono necessarie ulteriori ricerche basate su studi di controllo randomizzati.
Nella review pubblicata in parallelo, Elaine G. Boland, della Hull University Teaching Hospitals NHS Trust nel Regno Unito, e colleghi hanno confrontato gli effetti benefici e negativi della cannabis o dei cannabinoidi rispetto al placebo o ad altri agenti attivi per il trattamento del dolore correlato al cancro negli adulti. Sono stati inclusi nella revisione un totale di sei studi randomizzati controllati (1.460 partecipanti) e cinque studi sono stati inclusi nella meta-analisi (1.442 partecipanti). I ricercatori non hanno trovato alcuna differenza nella variazione dei punteggi medi del dolore nella scala di valutazione numerica tra cannabinoidi e placebo. Rispetto al placebo, i cannabinoidi presentavano un rischio maggiore di eventi avversi, in particolare sonnolenza.
Gli autori della review hanno concluso che: “Gli adulti con carcinoma avanzato che ricevono l’aggiunta di cannabinoidi agli oppioidi non hanno riduzione del dolore da cancro, pertanto i cannabinoidi non dovrebbero essere raccomandati per il trattamento del dolore correlato al cancro”.