Il percorso formativo in sette tappe, promosso da Fondazione ICONA con il supporto incondizionato di ViiV Healthcare, si è concluso con l’evento Icona Summer Camp, una due giorni in cui sono stati presentati e discussi i progetti che saranno finanziati dalla Fondazione, proposti da giovani specialisti o specializzandi strutturati in Infettivologia.

 

 

 

Sebbene curabile, con trattamenti che rendono il virus non più rilevabile nel sangue, l’HIV continua a essere diffuso nel nostro Paese: cambiano le modalità di trasmissione (non più da scambio di siringhe, ma tramite rapporti sessuali), l’età media alla diagnosi (in aumento, soprattutto nella fascia tra 50 e 60 anni) e la scoperta della malattia in fase sempre più avanzata (minore conta dei globuli bianchi nei test diagnostici).

Questi dati arrivano dal confronto dei report annuali sulla malattia elaborati da Fondazione ICONA, da 26 anni impegnata in questo ambito.

Non solo. Con il supporto di incondizionato di Viiv Healthcare, azienda farmaceutica specializzata nella ricerca e nello sviluppo di medicinali per il trattamento e la prevenzione dell’Hiv/Aids, ICONA ha realizzato un percorso formativo educazionale Ecm (Educazione continua in medicina), Icona Xt, articolato in sette eventi residenziali tematici, culminato con Icona Summer Camp: un evento dedicato alla presentazione e alla discussione dei progetti di ricerca proposti dai partecipanti attraverso un ‘Call for Research Project’, nell’ambito del quale sono stati selezionati i progetti che verranno finanziati da Fondazione Icona.

“Sono ottimi progetti e speriamo vengano portati avanti tutti, perché questa è linfa vitale per la coorte. Per favorire un ricambio generazionale occorre stimolare i giovani a proporre ricerche cliniche sulla coorte e per fare questo bisogna in qualche modo entusiasmarli, educarli sull’infezione da Hiv, cosa di cui sanno abbastanza poco” afferma Antonella d’Arminio Monforte, presidente di Fondazione Icona, in occasione della chiusura a Iseo (Brescia) di Icona Xt, il percorso riservato a giovani specialisti o specializzandi strutturati in Infettivologia, afferenti ai centri Icona.

Il programma didattico, finalizzato all’ottimizzazione del management diagnostico-terapeutico del paziente Hiv in ottica di pratica clinica, è stato ideato con l’obiettivo di migliorare le conoscenze per la nuova generazione di infettivologi che solo recentemente si sono avvicinati all’Hiv e che non hanno avuto modo di approfondire i numerosi aspetti gestionali dell’infezione.

 

Fondamentale riportare l’attenzione sull’HIV

“Nell’ultimo periodo – spiega Cristina Mussini, membro Comitato scientifico Icona e progetto Icona Xt e professoressa di Malattie infettive all’università Modena e Reggio Emilia – il tema dell’Hiv è stato messo un po’ in disparte, adombrato da altri interessi. Bisogna considerare che non solo continuano ad esserci nuove diagnosi, ma che noi continuiamo a seguire persone che vivono con l’Hiv”.

È quindi “fondamentale crescere i giovani professionisti con un intento non soltanto assistenziale, ma soprattutto speculativo di ricerca”, e i progetti presentati “dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta”.

L’esperienza “ha sicuramente incrementato le competenze dei giovani infettivologi – sottolinea Andrea Giacomelli, dirigente medico presso l’ospedale Luigi Sacco Milano – Esperienze come quelle di Icona Xt aiutano ad imparare la metodologia corretta da adottare per disegnare degli studi clinici che possano poi impattare sulla pratica clinica quotidiana”.

“La mia esperienza con il progetto Icona Xt è sicuramente molto positiva. Il progetto, suddiviso in più tappe, è stato certamente molto impegnativo, ma altrettanto stimolante. Per i giovani medici, che come me hanno voglia di fare ricerca in ambito Hiv, queste sono occasioni molto importanti poiché, attraverso il confronto con colleghi, esperti e ricercatori, si accrescono le proprie conoscenze e competenze”.

 

Un percorso formativo completo in sette tappe per promuovere il confronto tra specialisti

Giacomelli, inoltre, spiega più in dettaglio gli eventi del progetto: “il primo evento formativo ha posto le basi dal punto di vista della metodologia di ricerca, tema ripreso poi da un altro focus che si è svolto a Roma”.

“Durante le altre tappe del percorso abbiamo aumentato le nostre conoscenze e il nostro network con altri giovani infettivologi che operano in altri centri, confrontandoci poi con esperti sulle diverse tematiche riguardanti l’Hiv”.

“Gli incontri successivi ci hanno posto di fronte a nuove domande, alle quali abbiamo cercato di dare risposta sviluppando i progetti di ricerca che abbiamo presentato nel corso di questo ultimo meeting a Iseo”. 

Accanto a tematiche cliniche e virologiche, il piano formativo ha incluso anche aspetti sociali ed epidemiologici, nonché approfondimenti di statistica e interpretazione dei dati della ricerca scientifica.  

“Icona Xt ha sicuramente incrementato le competenze di noi giovani infettivologi sia in ambito clinico che in ambito di sviluppo di progetti di ricerca, perché la possibilità di confrontarsi con quello che viene fatto in pratica clinica, presso altri centri italiani, ci ha consentito di identificare dei bisogni insoddisfatti che magari non sono identici in ogni centro”.

“Il confronto aiuta a sviluppare nuove idee, nuove progettualità e trovare spunti. Esperienze come quelle di Icona Xt aiutano a imparare la metodologia corretta da adottare per disegnare degli studi clinici che possano poi impattare sulla pratica clinica quotidiana”.

 

Da Viiv il sostegno ai giovani ricercatori sull’HIV tramite Icona Xt

“Il progetto Icona Xt è indubbiamente un progetto di elevato valore dal punto di vista scientifico rivolto ai giovani professionisti del settore, verso i quali Viiv ha da sempre una certa predisposizione ed ha sicuramente la volontà di supportarli nella crescita. Credo sia quindi un’opportunità davvero importante e che la collaborazione con questo gruppo abbia assolutamente necessità di procedere e di essere supportata”.

Lo ha detto Cristina Zocchetti, direttore medico di ViiV Healthcare Italia e Olanda: “Viiv è da sempre impegnata nella cooperazione non solo con i clinici, ma anche con i ricercatori. In particolare, Icona è nato proprio da una collaborazione tra Gsk e un gruppo di ricercatori ad alto livello. Con Fondazione Icona c’è quindi una sinergia di lungo periodo, anche perché, da sempre, si occupa di Hiv e anche Viiv si sta totalmente dedicando alla ricerca in questo ambito, con lo sviluppo di nuove molecole e nuovi meccanismi d’azione”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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