L’approvazione si basa sullo Studio SENSCIS®, che ha dimostrato come nintedanib rallenti il declino della funzionalità polmonare.

 

Boehringer Ingelheim ha annunciato oggi l’approvazione da parte della Commissione Europea di nintedanib per il trattamento della malattia interstiziale polmonare associata a sclerosi sistemica (SSc-ILD) nei soggetti adulti.  L’approvazione è giunta dopo il parere positivo espresso il 27 febbraio 2020 dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) sull’utilizzo di nintedanib nel trattamento di SSc-ILD.

La sclerosi sistemica (SSc), o sclerodermia, è una patologia autoimmune rara deturpante, invalidante e potenzialmente letale.  La malattia causa la formazione di tessuto cicatriziale (fibrosi), che può interessare vari organi tra cui i polmoni, il cuore, l’apparato digerente e i reni, e comportare complicanze che mettono a rischio la vita dei pazienti. Quando colpisce i polmoni, può causare la malattia polmonare interstiziale (ILD), conosciuta come SSc-ILD1; è una delle principali cause di morte, essendo infatti responsabile di almeno il 35% della mortalità correlata a sclerosi sistemica.

“Si tratta di una vera svolta nel trattamento di pazienti affetti da malattia polmonare interstiziale associata a sclerosi sistemica (SSc-ILD)” ha affermato Peter Fang, Senior Vice President e Head of Therapeutic Area Inflammation di Boehringer Ingelheim. “Nintedanib, essendo il primo ed unico trattamento approvato per la malattia polmonare interstiziale associata a sclerosi sistemica, risponde ad esigenze sanitarie ancora gravemente insoddisfatte, facendo realmente la differenza, in senso positivo, per coloro che sono affetti da questa patologia che condiziona radicalmente la vita. L’approvazione è un’ulteriore pietra miliare sul percorso di attenzione continua di Boehringer Ingelheim nei confronti di chi convive con la fibrosi polmonare.”

“Siamo entusiasti di apprendere che ora in Europa i pazienti con SSc-ILD abbiano la possibilità di trarre beneficio da nintedanib, il quale ha dimostrato di rallentare il declino della funzione polmonare” – ha dichiarato il Professor Marco Matucci Cerinic, Ordinario di Reumatologia all’Università degli Studi di Firenze –  “La possibilità di offrire una nuova opzione terapeutica che contrasti il processo fibrotico in questa patologia è una notizia decisamente benvenuta ed anche fonte di grande speranza per i pazienti affetti da sclerosi sistemica e i loro familiari.”

L’approvazione della Commissione Europea si basa sui risultati di SENSCIS®, Studio Clinico di Fase III, in doppio cieco, con gruppo di controllo a placebo, condotto per valutare l’efficacia  e la sicurezza di nintedanib in pazienti affetti da SSc-ILD.

L’ endpoint primario era il tasso annuale di declino della capacità vitale forzata (FVC), valutato su un periodo di 52 settimane. I risultati hanno dimostrato che nintedanib ha rallentato la perdita di funzionalità polmonare, misurata dalla FVC per 52 settimane, del 44% (41mL/anno) rispetto a placebo. Inoltre, i risultati hanno mostrato che nintedanib ha un profilo di sicurezza e tollerabilità simile a quello osservato nei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica (IPF).

Le approvazioni regolatorie per il trattamento di pazienti affetti da SSc-ILD sono state concesse in diversi Paesi tra cui il Canada, il Giappone e il Brasile. Nintedanib è approvato in più di 75 Paesi per il trattamento di IPF, ed è il primo trattamento approvato per l’SSc-ILD.

 

Lo Studio SENSCIS®

SENSCIS® è stato il più grande studio randomizzato, controllato, condotto su in pazienti affetti da sclerosi sistemica, con malattia interstiziale polmonare (SSc-ILD). Lo studio ha coinvolto 576 pazienti, in oltre 32 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Cina, Giappone, Germania, Francia e Regno Unito. L’endpoint primario dello Studio era il tasso annuale di declino della funzionalità polmonare, misurato dalla FVC (mL/anno), su un periodo di 52 settimane.

Lo studio ha valutato anche altri dati rilevanti della malattia e i principali endpoint secondari hanno riguardato l’ispessimento cutaneo, misurato in termini di variazione assoluta rispetto al basale, con punteggio Rodnan Skin Score modificato (mRSS) e qualità di vita correlata allo stato di salute misurata dal punteggio totale del Saint George´s Respiratory Questionnaire (SGRQ) alla settimana 52. I criteri di arruolamento dei pazienti hanno compreso diagnosi di sclerosi sistemica (SSc) con esordio dei primi sintomi non-Raynaud entro 7 anni, malattia interstiziale polmonare (ILD), confermata dalla TAC ad alta risoluzione (HRCT), con fibrosi che interessava almeno il 10% dei polmoni, FVC di almeno il 40% del predetto, e capacità di diffusione polmonare (DLco) del 30–89% del predetto. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere nintedanib 150 mg due volte/die o placebo. È stata ammessa la partecipazione allo studio di pazienti in terapia stabile con micofenolato o metotrexate, e/o in trattamento con prednisone sino a 10 mg/die.

 

Malattia polmonare interstiziale (ILD) associata a sclerosi sistemica  

La malattia polmonare interstiziale (ILD) associata a sclerosi sistemica è una patologia cronica caratterizzata dallo sviluppo di tessuto cicatriziale (fibrosi) e/o accumulo di cellule infiammatorie sulle pareti dei sacchi alveolari polmonari in soggetti con diagnosi di sclerodermia.  La malattia polmonare interstiziale è la principale causa di mortalità nella sclerosi sistemica è infatti responsabile di almeno il 35% della mortalità correlata a sclerodermia. La malattia colpisce le donne quattro volte di più degli uomini e tipicamente esordisce in giovane età – tra i 25 e i 55 anni e la malattia polmonare interstiziale si può sviluppare precocemente e quindi è cruciale uno screening clinico regolare.

 

Nintedanib

Nintedanib è un inibitore della tirosin-chinasi, che ha come target i recettori chiave coinvolti nelle vie di segnalazione che portano alla fibrosi polmonare.12  È già approvato in più di 75 Paesi per il trattamento di pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica (IPF) – una patologia cronica con esito infausto, caratterizzata dal declino della funzionalità polmonare. Si stima che oltre 80.000 persone affette da IPF siano state trattate con nintedanib e nelle Linee Guida internazionali, se ne raccomanda l’uso in pazienti IPF.

A settembre 2019, nintedanib è stato approvato negli Stati Uniti come prima e unica terapia per rallentare il declino della funzionalità polmonare in soggetti con malattia polmonare interstiziale associata a sclerosi sistemica (SSc-ILD)8. Sono già state inoltrate le domande di approvazione alle altre Autorità Regolatorie di altri Paesi del mondo e, attualmente, l’approvazione è stata concessa in Canada, Giappone, Brasile ed altri Paesi.

Inoltre, l’FDA, che aveva concesso la designazione di “terapia fortemente innovativa” (Breakthrough Therapy Designation), ha approvato nintedanib per il trattamento delle patologie polmonari interstiziali croniche fibrosanti con fenotipo progressivo nel marzo 2020 .

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