Sarà usato per la rimozione di tumori al polmone.

 

 

Dopo aver vinto il concorso di professore associato presso l’Università Vita- Salute San Raffaele, Giulia Veronesi è chiamata all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano per costituire e dirigere il programma strategico di chirurgia robotica toracica, una tecnica che ha contribuito a sviluppare in Italia in oltre 15 anni di attività e che è riconosciuta a livello mondiale per l’efficacia nell’asportazione radicale di tumori polmonari e di tumori del mediastino (la cavità toracica compresa tra i due polmoni).

Il programma va a completare l’attività chirurgica dell’Unità di Chirurgia Toracica diretta dal professor Giampiero Negri. Milanese, classe 1969, madre di tre figli, Giulia Veronesi si occupa di chirurgia toracica oncologica da oltre 15 anni in termini di attività clinica, didattica e ricerca scientifica.

Ha all’attivo 3000 interventi di chirurgia toracica e 200 pubblicazioni scientifiche sulle più prestigiose riviste nazionali e internazionali. Il suo interesse principale, legato all’uso della chirurgia robotica, è migliorare e anticipare la diagnosi per trattare tempestivamente e radicalmente i tumori polmonari.

A questo proposito è attualmente Principal Investigator di ricerche – finanziate da AIRC, dal Ministero Salute e dalla Comunità Europea – finalizzate a sviluppare programmi di screening del tumore polmonare
sempre più efficaci (ad esempio: gli studi COSMOS 1 e 2 e il progetto SMAC).

La chirurgia robotica toracica
«La chirurgia robotica del torace, con il sistema robotico Da Vinci Xi, è una tecnica mininvasiva per
la cura del tumore polmonare e delle patologie del mediastino, che coniuga bassa invasività
dell’intervento e radicalità di asportazione del tumore e comporta per il paziente un ridotto trauma
e una migliore qualità della vita dopo l’intervento» spiega Giulia Veronesi.

La chirurgia robotica permette di eseguire le segmentectomie, ovvero interventi mirati alla rimozione di segmenti del polmone per tumori di piccola dimensione diagnosticati quando ancora in stadio iniziale, anche grazie ai programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce.

Questa tecnica permette, inoltre, un approccio mininvasivo anche su alcuni tumori polmonari localmente avanzati che generalmente richiedono un approccio chirurgico tradizionale toracotomico.
L’arrivo al San Raffaele di Giulia Veronesi è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno dell’IRCCS
Ospedale San Raffaele nella lotta contro il tumore al polmone, malattia che per i tassi di incidenza
molto elevati e il primato mondiale in termini di mortalità per cancro, è soprannominata Big Killer.

La chirurgia toracica oncologica del San Raffaele
Il programma strategico di chirurgia toracica robotica diretto dalla professoressa Giulia Veronesi va
a completare l’attività di chirurgia toracica sui tumori del polmone e del mediastino dell’Unità
diretta dal professor Giampiero Negri che esegue interventi di lobectomia e segmentectomia
polmonare con tecnica mininvasiva videotoracoscopica (l’unità è parte del network VATS) e
procedure tradizionali a cielo aperto indicate per il trattamento dei casi ad elevata complessità.

L’IRCCS Ospedale San Raffaele è in prima linea nella lotta contro il tumore al polmone sia in ambito
scientifico che in ambito clinico. Ricercatori e medici lavorano alla comprensione, alla prevenzione
e alla cura di questa malattia con un approccio multidisciplinare, che prevede l’interazione costante
tra équipe. Radiologi, medici nucleari, pneumologi, chirurghi toracici, oncologi, patologi e
radioterapisti discutono insieme ogni singolo caso, per offrire al paziente una strategia terapeutica
personalizzata e all’avanguardia, sia da un punto di vista chirurgico sia da un punto di vista medico,
con farmaci chemioterapici e im

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