Uno studio condotto su 27mila donne ha mostrato che in quelle con valori basso di LDL il rischio di avere un ictus emorragico è più che raddoppiato.

L’abbiamo sentito e imparato a memoria ormai, tanto medici, giornali televisione e internet ce l’hanno ripetuto quasi all’infinito: il colesterolo LDL, quello “cattivo”, causa problemi vascolari, al cuore, alle arterie ed è responsabile di ictus ischemico.

Ma quali sono il valori ottimali di LDL nel sangue? La comunità scientifica finora ha concordato sul fatto che “più è basso, più è meglio”, indicando in 100 milligrammi per decilitro di sangue la soglia ottimale da non superare. Il valore scende a 70 mg/dL nel caso si abbai avuto un evento cardiovascolare importante (come l’infarto) o si è ad altro rischio di averlo.

Infatti il colesterolo LDL è una proteina che causa l’accumulo di grasso sulle pareti arteriose. I vasi sanguigni, perciò, si restringono e diventano meno elastici, con l’aumentato rischio di formare coaguli (i trombi) che ostruiscono l’arteria impedendo al sangue di fluire (ictus ischemico) oppure diventa così dura che provocano la rottura del vaso, con conseguente emorragia interna (ictus emorragico).

Perciò, come detto, la regola generale è quella di mantenere LDL il più basso possibile, per evitare appunto questi rischi al sistema cardiocircolatorio.

Ma c’è un però. Uno studio pubblicato oggi sulla rivista Neurology, e che ha coinvolto più di 27 mila donne seguite per 19 anni, ha dimostrato che quelle con valori LDL inferiori a 70 mg/dL all’inizio dello studio hanno in seguito sviluppato un rischio più che doppio – rispetto alle donne con valori tra 100 e 130 – di essere colpite da ictus emorragico.

Più precisamente, dopo aver eliminato altri parametri che predispongono all’ictus (quali vizio del fumo e pressione alta), i ricercatori hanno stabilito che la probabilità di avere un ictus emorragico per queste donne è maggiore di 2,2 volte rispetto alla media.

NON SOLO COLESTEROLO

Ma c’è di più. La stessa percentuale di rischio è stata individuata anche nelle donne che hanno livelli troppo bassi di trigliceridi, altro valore che deve restare poco elevato per evitare problemi al cuore e ai vasi sanguigni.

Dunque cosa si conclude da questo studio, che le donne devono ingozzarsi di alimenti ricchi di grasso per non abbassare troppo il colesterolo LDL e i trigliceridi? Assolutamente no.

“Il genere femminile, che statisticamente è più soggetto a eventi cardiovascolari come l’infarto rispetto a quello maschile, necessita di un’attenzione doppia” spiegano i ricercatori.

“Le donne con bassi valori di LDL e trigliceridi dovrebbero essere monitorate con più frequenza dai loro medici e inoltre dovrebbero eliminare tutte le altre concause di rischio dell’ictus cerebrale, prima tra tutte l’ipertensione e il fumo di sigaretta” concludono gli esperti.

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